[GUIDA] Whatsapp sul vostro Tablet senza usare nessuno Smartphone

Questa pagina è obsoleta: QUESTA è la guida più aggiornata! 

Prerequisiti:

- Dispositivo Rooted.

A lungo ho cercato il modo per installare Whatsapp sul mio tablet, e ovunque, dai forum pullulanti di fanboy che copiano sempre la stessa solfa fino a quelli di XDA Developers. Tutti i metodi che ho visto erano inefficaci e macchinosi.
Quando spinto dalla stizza ho cercato di ragionarci su e adottare un sistema diverso, che però comporta qualche analogismo con i metodi descritti.
Voglio farmi una guida passo passo, sicchè possiate bestemmiare meno e rilassarvi di più.

Cominciamo.

Cosa ci serve?

- PC
- YOU WAVE ( è un programma shareware, con licenza gratuita per i primi 30 giorni se non erro )
- Ultima versione di Whatsapp ( http://www.whatsapp.com/download/ )

 Procedimento

Siamo su ambiente PC, ricordatevelo. Il tablet al momento non guardatelo neanche.
  1. Scarichiamo Whatsapp e lo lasciamo nella cartella download, come di default dovrebbe essere
  2. Avviamo YOU_WAVE
  3. Installiamo su il market ( presente nell mezzo schermo sinistro )
  4. Scarichiamo dal market un'app di backup ( MyBackup, la prima che ho trovato ) 
  5. Scarichiamo dal market un'app di file manager: quella di default purtroppo non vi fa condividere le cartelle con app esterne, non potrete uppare il backup
  6.  Scarichiamo dal market l'app Google Drive
  7. Installiamo il Whatsapp scaricato dal sito e installiamolo sulla macchina virtuale. ( ATTENZIONE: il whatsapp a cui facciamo riferimento è quello scaricato dal PC nella cartella di DOWNLOAD come nell'immagine 1.0 )
  8.  Adesso apriamo Whatsapp e seguiamo l'iter standard di configurazione: numero di telefono e conferma del codice che vi arriverà. Aspetterete per 5 minuti.
  9. A questo punto, whatsapp sarà configurato col vostro numero di telefono e quindi è giunto il momento di uppare il backup.
  10. Aprite MyBackup > Backup > Applicazioni & Media > Locali ; dopodichè fate come è mostrato nelle figure 2.
2.0

2.1

2.2 Scegliete APKs + DATA


3
 Adesso abbiamo finito l'operazione di backup. A questo punto aprite il file manager che avete installato dal market ( NON quello nativo ) e uppate la cartella Apps di questo percorso ( immagine 3 ) su Google Drive. Per farlo però dovete comprimerla perciò tenete clickata la cartella apps e comprimetela ( immagine 4.0 )

4.0
 Una volta che comprimete la cartella, potete upparla finalmente su Google Drive, servendoci dell'artificio "condivisione " come segue nell'immagine 4.1 ; assicuratevi di averlo caricato e scaricate il file zip sul vostro pc.

4.1

Siete a buon punto, non preoccupatevi.

Scaricate il file che avete caricato sul vostro computer, scompattatelo e mettete i 2 file al suo interno in una cartella che sceglierete voi, del vostro tablet.

Ora spostiamoci sul Tablet e dimentichiamoci il computer.


  1. Scaricate e installate Appguard ( Versione più recente http://www.backes-srt.de/produkte/srt-appguard/ )
  2. Munitevi di un file manager come Root Explorer con accesso root
  3. Cercate in /storage/sdcard0 la cartella su cui avete messo i 2 file ( la mia cartella l'avevo rinominata 2.9 )
  4. Installate l'apk che c'è all'interno della cartella
    5
  5. Una volta installato Whatsapp appguard vi chiederà di rendere sicura l'app: fatelo. Se non dovesse notificarlo, fatelo manualmente aprendo Appguard > Secure a new app > Whatsapp
  6. Farà la scansione, disinstallerà e reinstallerà come da copione
  7. Fatto ciò andate su Appguard > Manager your secured Apps > Whatsapp e impostate tutto come è descritto nell'immagine 6

    6
  8. Impostate tutto. Non azzardatevi ad aprire Whatsapp adesso.
  9. Ora andate in /data/data ( con root explorer ) ed eliminate la cartella com.whatsapp
  10. A questo punto ( sempre con root explorer ) andate nella vostra cartella ( quella dell'immagine 5 ) e copiate la cartella com.whatsapp ( tenete premuto sulla cartella e vi compariranno le opzioni, come per cancellare )
  11. Incollate la suddetta cartella in /data/data
  12. MOMENTO CRUCIALE: a questo punto potete aprire whatsapp, in genere dovreste riavviare il dispositivo, ma non è necessario!

    FUNZIONA!
07/01/13
Posted by Unknown

Case di riposo per anziani: ecco come vanno le cose

Probabilmente molti di noi abbiamo pensato almeno una volta dove finiremo una volta che saremmo diventati vecchi e decrepiti, senza più le forze per vestirsi autonomamente nè tantomeno continuare a vivere indipendentemente? Almeno una volta di sicuro.

La risposta più facile da darsi è: in una casa di riposo.
Li chiamano nei modi più smielati: "Residence Tenerezza" oppure "Casa Paradiso" o "Dolce età"
ma sapete veramente cosa si cela dietro le mura di una casa di riposo? Io non ci terrei a scoprirlo fossi in voi.

Il caso ha voluto che per necessità un mio familiare ha chiesto di lavorare all'interno di una casa di riposo, e le descrizioni riportate sono tristi e deprimenti.

Gli anziani vengono giornalmente imbottiti di farmaci tranquillanti che inibiscono tutti gli arzilli vecchietti piantagrane, li obbligano a svolgere attività che la casa di riposo ritiene necessarie e non gli viene concessa alcun diritto di far valere la propria volontà sebbene sia lucida.
Il personale molto spesso, è abbozzato e pieno di gente di dubbia competenza che non sa bene come affrontare la situazione, è giusto considerare l'ipotesi che bisogna adottare metodi "duri" se l'ospite mette a rischio la serenità, se non l'incolumità degli altri, ma d'altra parte è anche vero che bisogna adottare metodi con giusta metodica e con tutto il rispetto del caso: stiamo sempre parlando di persone, persone che hanno perso anche solo in parte i freni inibitori.

Piangono. Ma nessuno li sente.
Privati della loro dignità di uomini
Nessuna libertà di scelta


È un malcostume diffuso in parecchie case di riposo italiane e stento a credere che non ci siano controlli incrociati per verificare se la struttura adopera nella giusta maniera, e mi da rabbia soltanto pensare che i titolari di tali strutture si riempiano la bocca di parole come "accudiamo i vostri cari" , "diamo la giusta sistemazione per un meritato e riposante soggiorno " come diavolo possano dormire sonni tranquilli.

E aspetterò quel giorno in cui, questi, incapaci di intendere i di volere verranno sbattuti in una struttura come la loro. Infami.

Scusate per l'amarezza.
Posted by Unknown

Tirando le somme: 2012

Finalmente è finito.

Questo 2012 è stato all'insegna della tecnologia, dove lo status simbol era lo smartphone e la condivisione di qualsiasi cosa inutile era all'ordine del giorno.

Facebook: forse la più grande strategia di marketing messa in atto da Zuckemberg e dalla sua vastissima equipe di sviluppatori ( che ancora non hanno imparato a sviluppare un'applicazione ottimizzata per device portatili ) è arrivata all'apice giungendo sino in borsa.

Eh sì, strategia di mercato eccome.

Lo spunto è venuto guardando una puntata de "i simpson" dove alcuni bambini della scuola elementare vengono usati per creare un nuovo giocattolo in grado di soddisfare tutti: il piano prevede di scrutare i bambini attraverso un vetro e trarne fuori cosa di meglio si aspettassero dal loro giocattolo ideale.

Ora cerchiamo di pensare in grande: noi siamo quei bambini, e aldilà di quel vetro ci sono i cattivissimi e ricchissimi major delle più rinomate industrie del tecnologico.
Non è un caso che abbia additato "facebook" con "tecnologico", perchè chi sta su facebook ha un minimo di passione per la tecnologia in generale ( almeno, quelli che ci passano la maggior parte del tempo ) e direi che gadget in questo ultimo periodo ne sono stati sfornati parecchi!
Non è nemmeno un caso che la nostra "fame tecnologica" sia aumentata in maniera esponenziale, nonostante ci lagnamo di non poter arrivare a fine mese. L'Italia segue i trend USA, nonostante non godiamo dello stesso consumismo sfrenato e cerchiamo sempre di ottenere tutte le belle cose che la loro tecnologia d'avanguardia vuole offrire.

La nostra epoca
Click per ingrandire
Ma i nodi vengono al pettine quando ci si sveglia all'improvviso, e ci si rende conto che disponiamo di una connettività schifosa, di tariffe telefoniche sanguisuga e della perdita di tempo derivata dai due punti citati.

Ci vogliono spennare da americani, ma noi non abbiamo le loro stesse risorse economiche.

Beh, spero che questo sia solo una moda di passaggio e che tutto si minimizzi a livelli accettabili.

E vi lascio con una bella citazione che sembra riassumere questo particolare momento della nostra epoca:

" Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti "
A. Einstein

05/01/13
Posted by Unknown

Digressioni sul mercato musicale


Si può davvero fare la distinzione fra musica commerciale e “non”?
Guardando semplicemente le classifiche degli album più venduti/scaricati di sicuro, ed è di facile comprensione: chi si trova fra le prime posizione è “commerciale” e quindi ha un buon seguito di fan, spesso fastidiosi.
Tuttavia, sarebbe riduttivo limitare questa definizione alla semplice statistica, poiché il fenomeno secondo me è più complesso.
Perché? Poniamo ad esempio che un gruppo qualunque nasca magari in questo momento.
La prima cosa che fa ovviamente è pubblicare il primo album, per farsi conoscere.
A mio parere, da quel momento quella band è di cassetta: in  sostanza, secondo me si dice commerciale qualsivoglia band, poiché hanno tutte un obiettivo in comune, ossia quello di vendere.
Invece nella comunità odierna si tende a classificare soltanto i gruppi che vanno per la maggiore in questo modo, e solo perché la musica che fanno non piace a quelli che si credono “alternativi”.
E non dire che non è vero, ti ho visto che stavi canticchiando quel motivetto famoso.
Questo mi porta alla seconda definizione: i gruppi commerciali variano da epoca a epoca.
Negli anni Sessanta c’era il Beat, nei Settanta il Rock, negli anni Ottanta è entrata la Disco Music e nei Novanta c’è stato un po’ di casino.
E parlando di questo periodo, basta fare una canzonetta stupida per fare successo.
Da ciò, mi viene in mente una terza definizione: Negli ultimi venti anni, c’è stato un crollo di qualità in ciò che ascoltiamo.
Ora, non sto dicendo che tutti i gruppi fanno schifo rispetto a cinquant’anni fa (che fra l’altro a voler ben guardare si parla di epoche troppo diverse per essere paragonate, un po’ come dire se è meglio Pelé o Maradona), ma soltanto che c’è una tendenza al cantante/band “usa e getta”, ovvero tutta una carriera basata su une canzone: se va bene durerai un paio di mesi, se va male nessuno parlerà di te.
E un’altra cosa: i detrattori ci sono sempre stati, sono sicuro che nel 1965 c’era chi diceva che i Beatles fanno schifo (e lo pensava: non come ora, che chi lo dice è solo per “togliersi dalla massa”, facendo solo la figura del cretino) e così via.
In sostanza: ascoltate chi volete, e se qualcuno vi torni a dire che ciò che state ascoltando è commerciale e pertanto degno di essere buttato nella spazzatura, rispondetegli che i gruppi (ma anche i solisti: oggi sono fissato con le band) commerciali non esistono, semplicemente perché tutti lo sono, quantomeno nell’idea di partenza.
-Aven

04/01/13
Posted by Unknown

Buon Natale!!

Buon Natale a tutti! Che amici e parenti vi regalino tanti bei gadget tecnologici! :D


25/12/12
Posted by Unknown
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Keep Calm and Wait Your Nexus



Oggi doveva finire il mondo, ma non è successo niente ç_ç. Scommetto che un sacco di persone si sono preparate inutilmente con armi, provviste e tappi di bottiglia (vedesi Fallout 3). Quindi ecco che per la seconda volta i Maya saranno sorpresi (sì, non sono estinti): nasce una nuova sezione non antisociale in un blog antisociale! Viva la tecnologia!
Sto scrivendo a rilento perchè in questo momento il video di Gangnam Style ha superato IL MILIARDO di visualizzazioni su YouTube e me lo sto rivedendo (Asian *_*) quindi è facile pensare che un settimo della popolazione mondiale sia attratto dai culi dalle giovani coreane, me compreso.



Asian!!!


Culi a parte, se il mondo non è finito ciò significa una cosa sola: non ho buttato 349 euro per il mio regalo di Natale che non arriverà a Natale, un luccicoso Nexus 4.
Se siete già informati su cosa sia, allora siete degli appassionati come me, contando che Google ha la pessima abitudine di non pubblicizzare minimamente in tv i suoi prodotti, lasciando spazio a quelle mielose canzoncine che fanno da sottofondo a quegli orribili spot dell'iPhone, come se un rettangolo smussato che costa un rene fosse "rivoluzionario".
Se non sapete cos'è un Nexus 4, ve lo spiego io: una favola *_* Finalmente uno smartphone top gamma ad un prezzo ragionevole (e con top gamma intendo che non c'è di meglio sul mercato attualmente). Certo, il produttore è LG, e voi penserete: "Gneee ma LG non vende perchè i suoi telefoni sono scattosi!!" ed avete ragione! LG non era in grado di distribuire i suoi terminali con un minimo di ottimizzazione (ora sta migliorando un po' dai) ma è qui che entra in gioco il marchio Nexus = l'unica a toccare la parte software è bigG, che giustamente è in grado di gestire il SUO sistema operativo mobile come nessun'altro, veloce e reattivo come dev'essere e senza cambi di icone, stupidi temi e applicazioni proprietarie che fanno sì che un eventuale aggiornamento arrivi con mesi di ritardo (SE arriva) sui terminali prodotti da altre case (e che magari, quasi sicuramente, avrete pagato più di 349 euro). Aggiornamenti, prestazioni al top, prezzo imbattibile. Cosa volete di più?

Giustamente noi viviamo in Italia, e dobbiamo sempre essere alternativi come il creatore di questo blog!!!
Ed LG, che ci tiene a questo nostro pregio ( ho idea che i Coreani si dividano in 3 categorie: quelli furbi lavorano per Samsung, gli altri vanno da LG -__-" e poi c'è PSY e il suo gregge di culi paurosi ), ha deciso di NON vendere il Nexus 4 in Italia per ovvi motivi: innanzitutto sono così furbi che piuttosto che guadagnarci quasi nulla vendendolo allo stesso prezzo di bigG (che alla fine punta all'acquisizione di nuovi utenti Android) hanno deciso di non guadagnarci NIENTE  e poi, cosa mi compro a fare un super costoso LG scarso (ma potrei citare una qualunque altra marca) che non verrà aggiornato a dovere quando alla metà del prezzo mi compro un device che oltre ad avere hardware migliore ed aggiornamenti continui è esteticamente uno spettacolo?




Guardate come luccica ->

Ci sono ovviamente degli escamotage per riuscire a comprarselo (vedesi proxy & ditte di spedizione tipo MailBoxes) che sono comunque un discreto sbattimento visto che siamo noi che dobbiamo dare soldi a Google, ergo dovrebbero essere loro a sbattersi per farci comprare. Ma l'hype attorno a questo gioiellino è stato talmente elevato che non c'è stato bisogno nemmeno di pubblicizzarlo: in 30 minuti ( sì, trenta ) i Nexus 4 sul Play Store degli stati "prescelti" (UK, USA, Germania, Spagna, Francia, Australia) sono FINITI TUTTI. Grazie.
C'erano dei pazzi che alla mezzanotte del giorno dell'ambita commercializzazione erano a camperare il Play Store fondendo l'F5 a furia di refresh!! PAZZI!! (Io sarei stato uno di quelli, se solo avessi potuto).

Povero F5!
Alla fin fine io ho aspettato che tornasse disponibile e sono riuscito a comprarlo, ma a svariati giorni di distanza dalla sparizione della simpatica scritta SOLD OUT, quindi le tempistiche per farmelo arrivare a casa sono di 6 settimane ç_ç Per riuscire a farlo arrivare per Natale avrei dovuto comprarlo dopo 3 minuti dalla sua riapparizione (cosa che non potevo prevedere non essendo Hiro Nakamura).
Così ora sono qui che aspetto, in un misto tra gioia e rosik, guardando praticamente la totalità dei video riguardanti il Nexus caricati su YouTube da tutte le persone che si godono quel mostro hi-tech sapendo che non arriverà mai sotto il mio albero, altrettanto luccicoso.

Una scimmia del genere non l'avevo dai tempi in cui prenotavo al centro commerciale un Metal Gear Solid (uno a caso), tutti capolavori.


Magari quando mi arriva vi faccio una bella recensione con tanto di foto della mia bava.

Alla prossima :D
XOXO, Gossip Girl! Blake Lively <3

Ops.
Volevo dire:

Saluti da AlexDroid e viva il Nexus *_*



22/12/12
Posted by Unknown
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Condivisione: la chiave della vita

Condivisione: una parola che è sotto gli occhi di tutti e che ormai internet ne ha fatta una sua proprietà. È proprio così che il mondo gira, sulla condivisione delle cose, sul "far sapere" di aver compiuto un'importante ricerca, fatto una sconvolgente scoperta oppure semplicemente dire a tutti che il meteorismo sta prendendo il controllo del nostro fondoschiena.
Purtroppo bisogna ammettere che non tutti noi facciamo buon uso di questa libertà concessa, e come nell'ultimo esempio che ho citato prima, si finisce con il degenerare nell'abuso, dando informazioni gratuite e di scarso valore conoscitivo.

Condividere... Ma fino a un certo punto!
La domanda è: perché lo facciamo?
Perché dobbiamo far sapere a tutti cosa ci passa per la testa? Perché diamo informazioni anche intime su internet? La risposta sta sicuramente nell'accettazione della società.

Tutti vogliamo motivazioni e nuovi stimoli nella vita di tutti i giorni e cerchiamo accettazione in ciò che facciamo, diciamo, crediamo per trovare la forza di continuare a seguire quella via. La nostra mente viene plagiata da "quel che la società pensa" e allora il singolare ( ma tuttavia reietto ) pensiero viene schiacciato dall'opprimente e brutale pensiero collettivo. Oggi ognuno di noi pensa di essere diverso, e c'è chi lo fa semplicemente cambiandosi gli abiti con il "colore della ribellione" ( il nero ) ma in realtà non è che un chiaro segnale che indica la chiara volontà di volersi mettere al centro dell'attenzione. E in definitiva, in un modo o nell'altro... Chi non lo fa?

21/12/12
Posted by Unknown

Scopamici: amici di letto

Argomento piuttosto datato a dire il vero, visto che non si tratta più di una leggenda bensì un "fenomeno sociale" concreto e discusso ai nostri giorni. Il vocabolo in questione arriva nel non troppo lontano 2008 nelle scuole italiane, e sembra esser diventata una realtà concreta in svariati ambienti universitari e non. [ - vedi significato di "scopamico" - ]
Le testimonianze di questo fenomeno giungono sottovoce tra le fila delle ragazze e più megafonate dai ragazzi, che sembrerebbero non perdere occasione di mostrare la medaglia vinta.

In genere la prima cosa che viene in mente è: - vabè, è la solita cosa inventata dalla solita calca di maniaci di 15 anni che fantastica su strane situazioni con l'altro sesso -, eppure è sorprendente sapere che è davvero una usanza piuttosto praticata e che sono proprio le ragazze a volere questo tipo di "amicizia" perché non è seria, senza impegno e soprattutto è soddisfacente.

Una scopamica.
Forse è l'immagine sbagliata.
Questo "malcostume" chiamiamolo così, nasce prevalentemente in America e a confermare la teoria sono i parecchi film e telefilm che puntano quasi a normalizzarlo come "atto" quotidiano, come se fosse un gioco dove le controparti si limitano a giocare al dottore e niente più. Solo sesso.

Come dicevo, ci sono film e telefilm che incoraggiano a seguire questa via trash e di dubbia moralità ( che vi risparmio ) e alcuni tra i più comuni periodici ( che guardacaso mi capita di leggere seduto sul mio wc ) ne parlano all'acqua di rose come se non ci fosse niente di male. 
I social network non fanno che rimarcare l'argomento e il fenomeno della condivisione non fa che aumentare il numero di persone accondiscendenti e la nuova generazione comincerà a considerarlo come pura normalità.
"scacciaproblemi... antistress... " e una decina di motivi per cui fa bene prestare il proprio corpo ad un amico: sono questi i pro che sul web vengono maggiormente visualizzati e l'intera comunità si fa forza così, un po' come una banda di alcolizzati che decanta i benefit dell'ubriacarsi e si convincono che va tutto bene.
Ma tirando le somme, siamo sicuri che finito il bene effimero della bellezza, di queste belle cose non ne rimarrà solo un letto vuoto e la consapevolezza di essere rimasti soli?
Magari in un paese dalla mentalità aperta nessuno ci fa caso, il mondo è grande ed è vario, impossibile prevedere se la persona giusta ti aspetta dietro l'angolo.
Ma nei paesi più entroterra e con una mentalità più radicata questo tipo di pensiero è ancora considerato un enorme tabù e nel momento in cui si venisse a sapere la notizia che una donna è stata con miriadi di uomini, le voci correrebbero velocemente, compromettendone la sua reputazione a vita. Forse una realtà lontana per alcuni, ma davvero opprimente per chi la vive sulla sua pelle.


18/12/12
Posted by Unknown

Next Gen: come siamo cambiati


Basta accendere un computer per dirsi quanto siamo cambiati, quanto è cambiato l'approccio uomo - computer, quanto sia cambiato internet negli ultimi anni.

Correva l'anno 2004 quando tornando da scuola mia madre mi disse che aveva firmato un contratto flat con la telecom, e a metà frase avevo messo il mio primissimo gioco piratato da emule in download. Ricordo ancora le lunghe chiaccherate su Windows Live Messenger con persone del tutto sconosciute che di spontanea volontà mi raccontavano tutto pur di scrivere, scrivere senza fermarsi mai! E come dimenticare i Windows Live Spaces, dove tutti quanti mettevano sulla piazza giganteschi racconti sulla loro giornata, riempiti solo da video di youtube per farli sembrare dei romanzi degni dell'attenzione di tutti gli amici.
Correva l'anno 2008 quando tutto cominciò a incrinarsi, e nessuno cominciò a scrivere più sui blog e tutte le attenzioni erano rivolte al neonato Facebook.

Si concluse un'era: l'era della scrittura personale.
Ma si sà che la fine di un'era ne segna la nascita di un'altra: l'era degli status compulsivi.
È davvero tutto cambiato, ma in peggio. Nell'era dove la comunicazione non è che a portata di click o sms, si riscontra che comunicare è diventato più difficile perchè le distrazioni sono tante, futili e irreali. La cosa che più sembra interessare ai nostri giorni è lo status, perchè è status simbol (scusate il gioco di parole ), perchè è trendy e perchè ci si sente più accettati.
Il delirio degli status però non è mai positivo: si perdono posti di lavoro, relazioni importanti, rende vulnerabile una persona e collateralmente, fa sentire ancora più solo chi è solo per davvero.
Il cambiamento su video non è l'unico riscontrabile, basta vedere un sabato tipo con gli amici. La new gen di telefonia sembra riscuotere più attenzione rispetto ad una simpatica conversazione o a qualche attività alternativa tra amici, gli scatti delle nuove fotocamere con alte risoluzioni incorporate ai nuovi smartphone sono diventate un must per chi, dopo una serata in discoteca o in un locale, deve immortalare assolutamente questo importantissimo momento della giornata con instagram.
L'era moderna ci sta involvendo?
Insomma, viviamo nell'era dell'effimero, dove le banalità sovrastano qualsiasi meravigliosa occasione per stare con le altre persone, l'era dell'esteriorità anteposta sopra ogni cosa. L'era appunto, dell'Homo Videns.



*Una parola è stata revisionata da Alex GNE, ci teneva a farlo sapere.
12/12/12
Posted by Unknown

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