Archive for marzo 2013

Vegani vs cannibali

“Pasqua Vegetariana!”
“Brutti schifosi mangia cadaveri!”

Li sentite anche voi, vero? 

Sono i Vegani, ossia coloro che seguono una dieta a base di frutta e verdura, eliminando del tutto la carne e comunque qualunque cosa provenga da un animale.

Per carità, niente di male, sennonché una frangia di costoro non sono proprio “democratici”, e rimarcano la loro scelta di vita insultando invece chi la pensa diversamente, e le frasi riportare qui sopra ne sono un breve esempio.

Perché, quindi, se decidi mangiare solo i prodotti della terra devi farlo sapere a tutti, combattendo la catena alimentare stessa?
È il mondo che lo chiede! L’uomo è traviato dalle lobby segrete che lo costringono a mangiare carne!”

Questa immagine supera il ridicolo sfociando nel grottesco, lo so,
ma volevo far notare il livello medio dei Vegan rompiscatole

È il mondo che lo chiede? Ne siamo davvero sicuri?
Io so invece che da che mondo è mondo, l’uomo per sua natura è onnivoro, e la carne possiede sostanze che altri cibi non posseggono a sufficienza.

“Beh, ma a me non piace come vengono trattati gli animali. A te piacerebbe se qualche alieno ti mangiasse mettendoti in bella mostra come fanno i macellai con i bovini e suini?”

Si chiama catena alimentare, quella. Poi se dobbiamo discorrere sui metodi, penso che sia indifferente per l’animale una morte dolce  o una violenta. Sarebbe morte comunque.

Che fra l’altro, chi apre la propria bocca solo per dare aria alle nullità che dice, proviene da famiglie molto benestanti e possono permettersi di appropriarsi  filosofie delle quali non conoscono nulla o quasi.
E poi, se proprio vogliamo dirla tutta, vorrei vedere loro in una giungla dell’Amazzonia senza lattuga o peperone (esempi, ndr): secondo voi, quanto ci stanno ad uccidere un animale, uno qualunque, e mangiarlo per la fame?

Tutto è relativo, gente. Anche i Vegan molesti.

Ci sono anche loro “colleghi” che rispettano chi mangia carne, e buon per loro. Ma è il pensiero di molestare gli “onnivori” che non ha senso ed è sintomo di regressione, termine che si sposa perfettamente con la crisi culturale che stiamo vivendo in questo periodo storico.

Adesso scusatemi, devo prendere il latte. Proviamo a non mungere più una mucca (ci sono madri, fra parentesi, che introducono persino i neonati a questa dieta:  fate un giro su questa pagina http://www.thehealthyhomeeconomist.com/12-year-old-vegan-has-the-degenerating-bones-of-80-year-old/  perché non sto scherzando, e nemmeno loro) e vedremo poi come moriranno fra atroci sofferenze.
Visto che è tutto relativo? 

25/03/13
Posted by Unknown

[GUIDA] Installare Whatsapp su tablet

AGGIORNAMENTO DEL 30/05/2013



Aggiunta videoguida parziale per delucidazioni sulle cartelle da sostituire:


Per Nexus 7, o chi ha un ROM Cyano che rende (apparentemente) tale il dispositivo, non occorre nessun hack; Whatsapp si installa tranquillamente anche su tablet solo wifi!

NB: Sugli emulatori ( bluestacks o youwave ), ricordatevi di accedere con il vostro account Google o ogni tentativo risulterà inefficace! 

( Grazie Bafan )  


Precedentemente avevo già scritto una guida su come bypassare questa noiosa imposizione che whatsapp mette in atto, ossia app non funzionante sui tablet. Ebbene, il sistema che avevo adottato nella guida precedente, purtroppo adesso non funziona più.

Però ne ho studiato un altro che funziona ed è semplicissimo da mettere in pratica!
  1. Scaricate YouWave o Bluestacks
  2. Scaricate un file manager che vi permetta di zippare una cartella all'interno di YouWave o Bluestacks ( quello di Rithym va benissimo )
  3. Scaricate Google Drive su uno dei vostri emulatori succitati.
Installate su Bluestacks o YouWave l'applicazione Whatsapp e impostatela per farla funzionare correttamente.
A questo punto, aprite un file manager, e zippate la cartella di Whatsapp ( per intenderci, la cartella locata in " /mnt/sdcard " ) e inviatela sul vostro bel Google Drive. 
Il procedimento a questo punto rasenta il ridicolo. 

Nel frattempo che il file venga caricato ( sono pochi mega ), scaricate dal vostro tablet l'ultima versione di Whatsapp ( scaricabile QUI ) e installatela.
Fatto questo, scaricatevi Appguard ( QUI ) che vi servirà per evitare di far riconoscere all'applicazione il dispositivo su cui state tentando di farlo funzionare, fate come segue:  
  1. aprite Appguard > Secure a new app > Whatsapp
  2. Farà la scansione, disinstallerà e reinstallerà come da copione
  3. Fatto ciò andate su Appguard > Manager your secured Apps > Whatsapp e impostate tutto come è descritto nell'immagine


A questo punto mettiamo in atto il nostro artificio:

  1. Scompattate il file di cui abbiamo parlato all'inizio da Google Drive, comodamente dal nostro pc
  2. Collegate il vostro Nexus 7 ( dovrebbe andare con qualsiasi tablet, io uso un N7 ) e sovrascrivete la cartella già presente con quella che avete scompattato. Segue nella figura
whatsapp su tablet
Nella versione precedente era molto più macchinoso, adesso basta sostituire una cartella ed il gioco è fatto!

Potete aprire Whatsapp, funzionerà correttamente come sull'emulatore da cui avete estratto la cartella. 

ATTENZIONE: adesso Whatsapp funzionerà correttamente sul tablet, ma è consigliato chiudere quello sull'emulatore evitando così di mandare in conflitto le stesse sessioni della medesima applicazione.

Se avete problemi a seguire la guida, potete scrivere qui sotto.

Harlem Shake e suoi parenti

“Collo terrotitta”

Lo riconoscete, vero?
Eh? No, non è l’urlo di battaglia di qualche improbabile truppa asiatica, oserei dire purtroppo.
È la frase d’inizio dell’Harlem Shake, che qualche comune mortale innocente (me, ndr) aveva pensato fosse una squadra di basket.

Tanto per non farci mancare niente, ecco una compilation 
tre minuti di Harlem Shake: visto come siamo moderni?

No, in realtà ho scoperto che si tratta di una danza che, come si vede nel video, all’inizio un “soggetto” comincia a muoversi seguito dopo un cambio di scena tutti quelli che lo attorniano.

“Oh, che bello, sembra una cosa divertente! È Carnevale tutto l’anno!”

In realtà, vorrei dire che l’Italia (senza guardare gli altri Paesi: il giorno in cui sarò svizzero guarderò tale stato e ne decanterò le lodi, ndr) ha bisogno di tutto tranne che dell’Harlem Shake, ma siccome non voglio scrivere oggi nulla di demagogico, voglio puntare il mio dito su un altro aspetto.

Dopo i Flash Mob e il Gangnam Style (che ancora rimbomba nelle orecchie), l’Harlem Shake, in un’escalation di delirio umano.

Darwin agli inizi del secolo scorso diceva che l’uomo deriva dalla scimmia: ebbene, sarà soddisfatto nel vedere che un secolo dopo abbiamo cominciato la regressione.
“Oh, come sei antipatico! Non te ne va mai bene una!”

La decadenza della società moderna ha quindi anche questo aspetto, e quindi è mio dovere parlarne. Perché ogni cosa stupida fa successo? Frustrando fra l’altro chi vuole impegnarsi veramente e non trova nemmeno il lavoro per campare?

Se ci pensiamo, è innegabile che questi trenta secondi di video siano stupidi, basti solo pensare a come si conciano i “protagonisti”. Cercano di essere buffi, ma mettono una tristezza enorme.
Abbiamo avuto il Gioca Jouer, e fin lì ci può anche stare, tanto You Tube non esisteva.
Ma pensate se fosse esistito: video su video di “dormire, salutare“ e così via, tanto da ballarlo in mezzo alla strada. Ed è anche più orecchiabile del… Pulcino Pio, tanto per dirne una.



E adesso un tizio (Baauer, al secolo Harry Rodrigues, ndr) ha “composto” l’ennesima bestemmia musicale e tutti lì a vestirsi come a Carnevale o Capodanno e ballare distruggendo secoli e secoli di civiltà, buonsenso e se vogliamo anche dignità, tutti elementi fumati in un colpo solo.

Complimenti Harry. Non potevi startene con Sally (tanto per citare film cult random, ndr)?

Non so spiegarmi il motivo per il quale si cerca un tormentone al mese al posto di pensare al fatto che dopo un mese dal voto non abbiamo ancora un Governo.

Non so spiegarmi nemmeno il motivo per cui decine di persone debbano vestirsi in maniera buffa e muoversi in altrettanto modo tanto per spettacolarizzare la propria “spiritosaggine”.

Chissà. Nel frattempo, fremo (metto la f o la t?) al pensiero del prossimo tormentone.


Posted by Unknown

Animo umano non pervenuto: animali in pericolo

È la condizione sociale che permette a tutti quanti noi la serena coesistenza tra uomini e ambiente circostante, nel rispetto dell'etica di ciò che "è giusto" e "non è giusto".
La condizione sociale ci impone perciò anche il rispetto degli animali, e di recente, anche il dovere di accudirli in caso siano feriti.
Una cosa che ultimamente si verifica spesso invece è l'abbandono dei cuccioli dei propri animali domestici.

La gente abbandona degli indifesi cuccioli di poche settimane dove gli capita ( il mio ultimo ritrovamento è stato in un secchio di plastica azzurro con un centimetro di terra all'interno e tre splendidi cuccioli ). Erano lì, in un campo in mezzo al nulla, forse perché il primo cassonetto era troppo vicino alla casa del mostro che li ha abbandonati e l'udirli piangere avrebbe scatenato in lui dei rimorsi. " Occhio non vede cuore non duole ", così si dice. In un certo senso però il suo orecchio non voleva sentirli.
La cosa che la gente non capisce ( come questa persona orribile ) è che ci sono tantissimi volontari in tutta Italia ( ho ricevuto mail di volontari persino da Messina, per questi tre cuccioli ), e la soluzione per salvare queste vite ce l'hanno dietro l'angolo.

Allora perchè abbandonarli? Perchè dar loro un destino così crudele?
Penso che la gente abbia un tasso di ignoranza che va aldilà di ogni veduta, perché se trovare il coraggio di abbandonare dei cuccioli in un secchio è la soluzione, lo è anche abbandonare un bambino in un cassonetto.

Trovarli è un conto, Ma salvargli la vita e fargli da mamma è un altro.


Beh allora ci vorrebbe il nostro Aven come spalla che mi direbbe:

- Allora che soluzione consigli di dare alla gente che legge il nostro blog antisociale nel caso in cui trovassero un animale ferito o un cucciolo abbandonato? -

La risposta è questa: fatevi un giro su internet e digitate su google " Volontari animali [ città desiderata ] ", in ogni città ci sono volontari pronti a darvi una mano, perché non lo fate per voi stessi, bensì per i vostri animali!
Se non sono animali vostri ma trovati per strada, non scattategli una fotina per pubblicarla sul vostro stramaledettissimo profilo di facebook per cercare aiuto: raccogliete l'animale e portatelo in una clinica veterinaria, o contattate i volontari delle associazioni che ho citato prima, dove si occuperanno di tutte le cure necessarie.

A questo proposito, una riflessione sorge spontanea: se salvare gli animali feriti è un dovere, perché allora non istituire una mutua ospedaliera anche per loro?

Per chi possiede dei cuccioli e vive in campagna o in case con giardino a contatto con l'esterno c'è una cosa importantissima che deve sapere:

I cuccioli di gatto nella fattispecie, che spariscono in circostanze sospette, è possibile che vengano catturati da alcune persone che li usano per addestrare i cani da combattimento, per fare appunto incattivire questi cani e renderli più aggressivi. Il Questa gente senza scrupoli usa i gatti non ancora adulti proprio perché a differenza di un gatto adulto questi possono arrecare ben poco danno ad un cane grande e grosso.

Fate circolare queste notizia, potreste salvare più animali in questo modo, che piangendo sull'ennesima crudeltà riportata su qualche giornale... 

Fotografie di Cristina Ragusa
10/03/13
Posted by Unknown

La capacità di indignarsi è moda?

Tutti siamo indignati.
Mentre l'Italia va a rotoli per cause astratte e per motivi troppo complicati da comprendere pullulano programmi di intrattenimento che fanno riflettere dalla mal amministrazione del nostro paese al venditore ambulante che cerca di rifilare il suo ennesimo pacco.

Ma questo indignarsi a cosa è dovuto veramente?
Mi è capitato di notare in più occasioni che l'indignarsi di oggi, sia in realtà frutto di un bombardamento mediatico da parte della TV e di internet tramite i mezzi social. Allora la domanda che voglio porgervi è: ma ci indignamo veramente o è solo lo specchio riflesso dei media nelle nostre teste?



Un programma televisivo che ci induce a riflettere ad esempio: Le Iene.
Da anni ci sorbiamo i soprusi che l'intero sistema politico ci infligge, a partire dai leader al governo finendo all'impiegato che lavora al comune; sappiamo tutti benissimo che ci sono impiegati che sono figlio del sindaco o figlio di qualche altro impiegato che ci lavorava, e che aveva mezzucci per farlo lavorare, eppure, lo sa tutto il paese, ne parliamo all'acqua di rose in maniera rinunciataria e disgustata, ma cosa facciamo realmente? Accettare la cosa per com'è. Non è forse la linea di ragionamento di chi lavora onestamente con le sue forze sfruttando il suo intelletto, le sue capacità, eppure sembra non esserci spazio per i neurodotati disoccupati. È una voragine, un buco senza fine, dove chi va avanti è il poco probabile non - neurodotato che un giorno si trova fuori con la macchina di papà a far festa perchè è sabato sera e il giorno dopo ha la notizia che paparino gli ha trovato un lavoro alle poste italiane. Certo, fa comodo avere le giuste raccomandazioni.

Quello che intendo dire sostanzialmente è questo: noi non abbiamo bisogno di farci aprire gli occhi a un programma televisivo o di un youtuber alle prese col sistema che non funziona, abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia le gambe per andare nei luoghi di competenza e la voce per denunciare questi abusi. È mai possibile che per fare una denuncia bisogna chiamare " le iene " o " Striscia la Notizia "? Dove sono le autorità competenti? Fino ad ora vedo solo benzina sul fuoco, odio su odio che cresce insieme alla fame, ma nessuno prende di petto queste faccende affinchè trovino rimedio. Rimango con la speranza che mai si faccia ricorso alle forza, perchè a quel punto scoppierebbe il caos.

 Ma a quanto pare, bisogna toccare il fondo affinchè le cose cambino radicalmente.
02/03/13
Posted by Unknown

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