Posted by : Unknown 17/07/13

La realtà che in Italia si vive in una situazione di disagio economico lo sappiamo tutti, ma l'informazione che spesso arriva all'orecchio è sempre una: levate le ancore e partite all'estero, l’El Dorado vi aspetta!

È convinzione diffusa a meno che, di non agguantare il mitico “posto fisso”, vivere in Italia significhi accontentarsi di vivere alla giornata e accontentarsi di tirare a campare.

Perchè "là fuori" le opportunità sono infinite, il lavoro è appagante e più leggero, retribuzioni che sembrano grasso che cola fuori dai portafogli.
Peccato che di grasso c'è solo l'illusione alimentata da leggende metropolitane sparse qua e là tra racconti per "sentito dire" e siti su internet che riportano informazioni improbabili.

È facile lasciarsi infatuare dall'ordine e dalla pulizia oltreconfine, si dimenticano presto tutti i pregi che la nostra terra, l’Italia, ha da offrire, ci si sente subito colletti bianchi una volta varcata la soglia. Peccato che la situazione di crisi economica sta colpendo inesorabilmente tutto il mondo, e quegli stati che godono ancora del benessere sono letteralmente " assaltati " dai disoccupati di tutto il mondo. Così, tutte le speranze di successo diventano lavori umili, sottopagati, che bastano a malapena per pagare le utenze e i costi dell'affitto. I successivi servono per ripagarsi il viaggio di ritorno in aereo.

Oggi gli unici che riescono a farsi strada all'estero sono quelli che hanno una laurea, qualifica o certificazione riconosciuta ( dettaglio non trascurabile ) a livello mondiale.

Le grandi emigrazioni del sud con le "valigie di cartone"

C'è un altro mito da sfatare per quelli che intraprendono i "viaggi della speranza all'estero" col solo diploma e senza cittadinanza: non è così semplice trovare un lavoro.
Sono in molti a credere che il lavoro in nero ( almeno, così si pensa inizialmente ) sia la soluzione di partenza.
La concezione del lavoro in nero che abbiamo in Italia, è resa difficile all'estero per via dei maggiori controlli ( es. tutte le retribuzioni vengono effettuate esclusivamente tramite accredito bancario, risultando così tracciabili ). Aldilà di qualsiasi ente governativo che potrebbe impedire la permanenza, inoltro, il costo di un'eventuale assicurazione medica è davvero salata. Figuriamoci gli affitti.

Una volta che si è vissuto sulla propria pelle la situazione reale dell'emigrante, l'illusione lascia il posto ai sogni infranti e alla nostalgia delle proprie origini: forse si stava meglio quando si stava peggio...

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