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Una valigia di cartone piena di illusioni

La realtà che in Italia si vive in una situazione di disagio economico lo sappiamo tutti, ma l'informazione che spesso arriva all'orecchio è sempre una: levate le ancore e partite all'estero, l’El Dorado vi aspetta!

È convinzione diffusa a meno che, di non agguantare il mitico “posto fisso”, vivere in Italia significhi accontentarsi di vivere alla giornata e accontentarsi di tirare a campare.

Perchè "là fuori" le opportunità sono infinite, il lavoro è appagante e più leggero, retribuzioni che sembrano grasso che cola fuori dai portafogli.
Peccato che di grasso c'è solo l'illusione alimentata da leggende metropolitane sparse qua e là tra racconti per "sentito dire" e siti su internet che riportano informazioni improbabili.

È facile lasciarsi infatuare dall'ordine e dalla pulizia oltreconfine, si dimenticano presto tutti i pregi che la nostra terra, l’Italia, ha da offrire, ci si sente subito colletti bianchi una volta varcata la soglia. Peccato che la situazione di crisi economica sta colpendo inesorabilmente tutto il mondo, e quegli stati che godono ancora del benessere sono letteralmente " assaltati " dai disoccupati di tutto il mondo. Così, tutte le speranze di successo diventano lavori umili, sottopagati, che bastano a malapena per pagare le utenze e i costi dell'affitto. I successivi servono per ripagarsi il viaggio di ritorno in aereo.

Oggi gli unici che riescono a farsi strada all'estero sono quelli che hanno una laurea, qualifica o certificazione riconosciuta ( dettaglio non trascurabile ) a livello mondiale.

Le grandi emigrazioni del sud con le "valigie di cartone"

C'è un altro mito da sfatare per quelli che intraprendono i "viaggi della speranza all'estero" col solo diploma e senza cittadinanza: non è così semplice trovare un lavoro.
Sono in molti a credere che il lavoro in nero ( almeno, così si pensa inizialmente ) sia la soluzione di partenza.
La concezione del lavoro in nero che abbiamo in Italia, è resa difficile all'estero per via dei maggiori controlli ( es. tutte le retribuzioni vengono effettuate esclusivamente tramite accredito bancario, risultando così tracciabili ). Aldilà di qualsiasi ente governativo che potrebbe impedire la permanenza, inoltro, il costo di un'eventuale assicurazione medica è davvero salata. Figuriamoci gli affitti.

Una volta che si è vissuto sulla propria pelle la situazione reale dell'emigrante, l'illusione lascia il posto ai sogni infranti e alla nostalgia delle proprie origini: forse si stava meglio quando si stava peggio...
17/07/13
Posted by Unknown

Tirando le somme: 2012

Finalmente è finito.

Questo 2012 è stato all'insegna della tecnologia, dove lo status simbol era lo smartphone e la condivisione di qualsiasi cosa inutile era all'ordine del giorno.

Facebook: forse la più grande strategia di marketing messa in atto da Zuckemberg e dalla sua vastissima equipe di sviluppatori ( che ancora non hanno imparato a sviluppare un'applicazione ottimizzata per device portatili ) è arrivata all'apice giungendo sino in borsa.

Eh sì, strategia di mercato eccome.

Lo spunto è venuto guardando una puntata de "i simpson" dove alcuni bambini della scuola elementare vengono usati per creare un nuovo giocattolo in grado di soddisfare tutti: il piano prevede di scrutare i bambini attraverso un vetro e trarne fuori cosa di meglio si aspettassero dal loro giocattolo ideale.

Ora cerchiamo di pensare in grande: noi siamo quei bambini, e aldilà di quel vetro ci sono i cattivissimi e ricchissimi major delle più rinomate industrie del tecnologico.
Non è un caso che abbia additato "facebook" con "tecnologico", perchè chi sta su facebook ha un minimo di passione per la tecnologia in generale ( almeno, quelli che ci passano la maggior parte del tempo ) e direi che gadget in questo ultimo periodo ne sono stati sfornati parecchi!
Non è nemmeno un caso che la nostra "fame tecnologica" sia aumentata in maniera esponenziale, nonostante ci lagnamo di non poter arrivare a fine mese. L'Italia segue i trend USA, nonostante non godiamo dello stesso consumismo sfrenato e cerchiamo sempre di ottenere tutte le belle cose che la loro tecnologia d'avanguardia vuole offrire.

La nostra epoca
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Ma i nodi vengono al pettine quando ci si sveglia all'improvviso, e ci si rende conto che disponiamo di una connettività schifosa, di tariffe telefoniche sanguisuga e della perdita di tempo derivata dai due punti citati.

Ci vogliono spennare da americani, ma noi non abbiamo le loro stesse risorse economiche.

Beh, spero che questo sia solo una moda di passaggio e che tutto si minimizzi a livelli accettabili.

E vi lascio con una bella citazione che sembra riassumere questo particolare momento della nostra epoca:

" Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti "
A. Einstein

05/01/13
Posted by Unknown

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