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Karol: la prima casa di riposo destinata ai malati d'Alzheimer

Sorge in sordina, un nuovissimo centro all'avanguardia impiegato per l'assistenza ai malati d'Alzheimer a Palermo.
E' ancora sconosciuta sia la data d'apertura, sia se il centro si occuperà solo ed esclusivamente di assistenza a quella tipologia di degenti.

La struttura, in piedi da più di una decina d'anni, fino a due anni fa rappresenteva il tipico spreco all'italiana da parte però, non dello stato italiano, ma della Curia.
Fatiscente, vetri rotti, tutto all'abbandono. Non mancavano atti vandalici all'interno, favoriti dalla totale assenza di controllo e dall'erba alta che lentamente stava per inghiottire i viali della struttura.

Oggi però si erge sontuosa, con tanto di statua del papa Giovanni Paolo II simbolo del nome che porterà la struttura stessa: Karol.

La storia. L'idea iniziale della Curia era di creare una casa di riposo per preti disabili, ma qualcosa andò storto, e nonostante l'inaugurazione in pompa magna con visite illustri, cariche politiche e clericali provenienti da mezza Sicilia la struttura non venne mai avviata.
Successivamente ( non sappiamo quando ciò sia accaduto n.d.r. ) la struttura è stata presa in gestione da privati, che modificando il target precedente, ha dovuto apportare modifiche sostanziali se non radicali, per mettere a norma il grande edificio.


La statua del Beato Giovanni Paolo II

All'interno è qualcosa che neanche lontanamente ricorderebbe uno squallido ospedale. Le pareti sono tinteggiate di colori vivaci, è disponibile una palestra di tutto rispetto con tanto di piscina e attrezzi per la fisio - riabilitazione, strumentazioni mediche di nuovissima generazione e non manca ovviamente una cappella in cui verranno celebrate le funzioni religiose per i degenti.
Ma le sorprese non finiscono qui: fonti attendibili che attualmente lavorano all'interno della struttura rivelano che questa accoglierà alcune reliquie del papa Giovanni Paolo II ( non è chiaro se si tratti del suo breviario o di qualche altro oggetto da lui posseduto ).

Non rimane altro che auspicarsi che questa volta si apra per davvero, potrebbe diventare polo di riferimento per i malati d'Alzheimer, nonchè risorsa di lavoro per molti disoccupati.

Case di riposo per anziani: ecco come vanno le cose

Probabilmente molti di noi abbiamo pensato almeno una volta dove finiremo una volta che saremmo diventati vecchi e decrepiti, senza più le forze per vestirsi autonomamente nè tantomeno continuare a vivere indipendentemente? Almeno una volta di sicuro.

La risposta più facile da darsi è: in una casa di riposo.
Li chiamano nei modi più smielati: "Residence Tenerezza" oppure "Casa Paradiso" o "Dolce età"
ma sapete veramente cosa si cela dietro le mura di una casa di riposo? Io non ci terrei a scoprirlo fossi in voi.

Il caso ha voluto che per necessità un mio familiare ha chiesto di lavorare all'interno di una casa di riposo, e le descrizioni riportate sono tristi e deprimenti.

Gli anziani vengono giornalmente imbottiti di farmaci tranquillanti che inibiscono tutti gli arzilli vecchietti piantagrane, li obbligano a svolgere attività che la casa di riposo ritiene necessarie e non gli viene concessa alcun diritto di far valere la propria volontà sebbene sia lucida.
Il personale molto spesso, è abbozzato e pieno di gente di dubbia competenza che non sa bene come affrontare la situazione, è giusto considerare l'ipotesi che bisogna adottare metodi "duri" se l'ospite mette a rischio la serenità, se non l'incolumità degli altri, ma d'altra parte è anche vero che bisogna adottare metodi con giusta metodica e con tutto il rispetto del caso: stiamo sempre parlando di persone, persone che hanno perso anche solo in parte i freni inibitori.

Piangono. Ma nessuno li sente.
Privati della loro dignità di uomini
Nessuna libertà di scelta


È un malcostume diffuso in parecchie case di riposo italiane e stento a credere che non ci siano controlli incrociati per verificare se la struttura adopera nella giusta maniera, e mi da rabbia soltanto pensare che i titolari di tali strutture si riempiano la bocca di parole come "accudiamo i vostri cari" , "diamo la giusta sistemazione per un meritato e riposante soggiorno " come diavolo possano dormire sonni tranquilli.

E aspetterò quel giorno in cui, questi, incapaci di intendere i di volere verranno sbattuti in una struttura come la loro. Infami.

Scusate per l'amarezza.
07/01/13
Posted by Unknown

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