- Back to Home »
- AMAT , Autobus , Riflessioni , Sociale »
- Biglietto da obliterare, che orrore!
Un pò troppo spesso la gente mormora sul malfunzionamento dei servizi pubblici che palesano ritardi indicibili, vetture disadagiate e sovraffollamento della vettura stessa che spesso si trova a doversi improvvisare scatoletta per sardine. Ma a parte questi evidenti disagi, che non possiamo che auspicarci una soluzione da parte delle province affinchè provvedano a miglioramenti, un' altra disfunzione si verifica proprio tra i passeggeri: l'obliterazione del biglietto.
Per quanto la mia esperienza si aggiri per tutto il raggio della Sicilia, non ho potuto fare a meno di notare di come questa mentalità sia applicata giornalmente da numerosissimi passeggeri che, pur reggendo in mano i loro biglietti... non li obliterano! Questa mentalità, così diffusa e così inarrestabile, non fa che inabissare il bilancio delle aziende e quindi, come una reazione a catena, si verificano ulteriori disservizi che portano ad un ulteriore deterioramento del servizio ( che in sè è scadente ) rendendolo davvero pessimo.
A questo punto penserete: ma allora i controllori che ci stanno a fare? È qui che vi volevo. Il controllore è una figura che imperversa solo " ogni tanto " e il suo ruolo è da mettere in discussione perchè ha libero arbitrio. Con questo voglio dire che, se esempio una vecchietta non fa il biglietto, non sempre trascrive la multa, potrebbe impietosirsi e lasciare correre ( come nel video riportato di sotto ), quindi perchè non fare il biglietto direttamente sull'autobus? L'autista in quel caso controllerebbe di persona il passeggero, e nel momento in cui questo non può e/o non vuole fare il biglietto è liberissimo di starsene a terra.
I controlli sono effettuati solo sporadicamente e soltanto in alcune ore della giornata, quindi anche se questi compensassero con cinquanta, forse sessanta multe ( cosa pressappoco impossibile, perchè in moltissime occasioni sorge il " caso umano " ), ci sarebbe un buco di non poco conto che di sicuro inciderebbe sulle casse dell'azienda. Senza contare quelle zone dove vige " anarchia " in quanto i controllori hanno proprio paura di essere minacciati da passeggeri indisciplinati.
Vorrei usare una citazione che ho appena letto: " vorrei non dover più sentire l’espressione “a campione” nella quale il più delle volte sono annoverati sempre gli stessi “fortunati” alle estrazioni del fisco e mai a quelle del lotto! "
Voglio inoltre darvi ulteriore conferma sulla veridicità delle mie considerazioni, provate a cliccare qui* ( o fate voi una ricerca manuale ) per rendervi conto su quanti fatti di cronaca ruotano attorno ai controllori di viaggio, usando come riferimento quelli dei servizi pubblici della vostra zona.
*si fa riferimento ai controllori AMAT