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I libri misti: ah, se non ci fossero loro!

I libri misti sembrerebbero essere parte integrante nel processo di modernizzazione dell'intero sistema scolastico, alleggerendo gli alunni dal peso così gravoso di tutti i libri necessari per l'istruzione. In breve, ecco cosa sono:
      Le norme ministeriali prevedono che a partire dalle nuove adozioni
      del 2009 si possano adottare nuovi testi ogni 5 anni nella scuola
      primaria e ogni 6 nella scuola secondaria di 1° e 2° grado (Legge

      30 ottobre 2008, n. 169).
      Introducono, inoltre, una nuova tipologia di libro di testo: il
      libro misto (Legge 6 agosto 2008, n. 133). Esso nasce
      dall’esigenza di utilizzare per la didattica e per la trasmissione dei
      saperi strumenti al passo con i tempi, adeguati ai modelli di
      apprendimento dei ragazzi e in linea con i tetti di spesa.
      I libri misti sono libri di testo che si compongono di una parte

      cartacea e di una parte digitale. La parte digitale del libro misto
      integra, aggiorna ed espande la parte cartacea attraverso materiali e
      strumenti che consentono di potenziare la didattica e di facilitare i
      processi di apprendimento dei ragazzi. I libri misti devono essere
      conformi anche alle norme tecniche (allegato 1 a DM 8 aprile 2009, n. 41 allegato 1), in
      cui vengono esplicitate alcune caratteristiche imprescindibili della
      parte digitale dei libri misti:
  • - disponibilità di contenuti online scaricabili
  • - impiego di formati diffusi e non “proprietari”
  • - compatibilità con i più diffusi sistemi operativi
  • - multimedialità ed interattività
  • - presenza di sommari navigabili
  • - possibilità di inserire evidenziazioni e annotazioni
  • - possibilità di beneficiare di funzioni di aiuto, guida in linea,
  • - funzioni di ricerca
  • - aggiornabilità attraverso la rete internet
Tutto sembrerebbe fantastico, innovativo, interattivo e chi più ne ha più ne metta. La cosa che invece delude le aspettative sin dal 2010 è che le scuole continuano a cambiare i libri di testo di anno in anno, rendendo inutile questi possibili " upgrade " che le case editrici mettono a disposizione. Inoltre, acquistando un libro misto in verità, se ne acquista solo la parte cartacea, perché la parte multimediale richiede una chiave d'attivazione a pagamento a parte, a discrezione dell'insegnante e dell'alunno. Benchè l'iniziativa sembrerebbe essere tra le più allettanti ci sente un pò presi in giro, è palese che quest'espediente è semplicemente fatto ad arte per ingrassare ulteriormente le case editrici. Inoltre, da un pò di anni a questa parte imperversano i libri con i famosi cd audiodidattici, quest'ultimi ( quasi ) mai usati fanno lievitare ancor più la cifra. La cosa che fa più sconcertare è che molto spesso sono proprio richiesti esplicitamente nella lista dei libri e dagli insegnanti. Tutto grasso che cola.

Il logo dei Libri Misti ( abbreviato LM ).
Gli insegnanti hanno accesso gratuito ai contenuti multimediali su internet, senza dover acquistare alcuna chiave d'attivazione necessaria  per poterli esplorare.
Inoltre si è vista la preoccupante scomparsa parziale*, dei libri " piuma " sostituiti dai e - piuma. I primi sono libri costituiti da pagine ultraleggere; i secondi sono libri costituiti da parte cartacea e parte multimediale. Tutto questo sembra condurre a farce riflettere: questa è una forzatura messa in atto per aiutarci o per spennarci ancora di più?

Prossimamente i libri "mattone" con copertina in cemento armato e contenuti interamente su internet

*È possibile che tali libri non siano più in commercio
24/10/12
Posted by Unknown

Libri scolastici furbetti

23x27. È questa la dimensione di un libro scolastico dei giorni d'oggi, libri di testo della scuola dell'obbligo e non. Vi chiederete, embè? Cosa comportano tali dimensioni? Comporta problemi, eccome se ne comporta! Rende impossibile fotocopiarlo! Parecchie famiglie non arrivano a fine mese con lo stipendio percepito, e i libri di testo sono una spesa abbastanza gravosa! Ragion per cui le contromisure diventano ovvie: comprare i libri usati... Peccato che di anno in anno la casa editrice cambi titolo, codice e struttura, rendendo difficile anche adattare un titolo ad un altro, nonostante riguardino la medesima materia.
Girando un po' per la rete, ho notato che questo fenomeno avviene meno negli istituti tecnici più specifici ( es. il nautico ha gli stessi testi da circa 10 anni, e nonostante siano fuori produzione da anni, vengono ricercati in librerie specifiche ), al contrario invece nei licei di formazione classica: tutto stravolto di anno in anno.
Quando troveranno una soluzione adeguata alle tasche di tutti gli italiani e smetteranno di far ingrassare le case editrici?

Nella figura: un italiano che tenta di trovare un utilità ai vecchi libri di testo.

03/10/12
Posted by Unknown
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