Visualizzazione post con etichetta Informatica. Mostra tutti i post
App troppo nuove per dispositivi non troppo vecchi
Da circa due anni a questa parte, sono in possesso di un gioiellino tecnologico che tanto mi è caro: il mio iPod Touch. No, non sono un fanboy di questi dispositivi né tanto meno sono intenzionato ad acquistarne di altri per il momento. Ma ora arriviamo al dunque: due anni non sono una data così lontana, e nemmeno il processo tecnologico può pensare di lasciare indietro un hardware che tuttavia è recente: ebbene, Apple lo fa eccome!
Più di una volta è successo che nel disperato tentativo di installare una semplicissima app di instant messanger, mi dicesse che iOs è troppo obsoleto, e più di una volta ho lasciato perdere. Mi son detto: - ci sarà di sicuro una repository dove mi sarà possibile scaricare le vecchie, perché non credo sia giusto tagliar fuori un dispositivo che a volte può ritrovarsi utile - . Ebbene, NO!
Non esiste nessuna vecchia repository, ma un bellissimo Apple Store strapieno di app pronte a dirti che non è possibile installarle!
Andando a fondo nella questione ho trovato un blog dove spiega come installare le nuove app su vecchi iOs, ma la malsana ricerca si è dovuta interrompere leggendo le righe "Se non avete mac dovrete usare una procedura forzata col Jailbreak". Ebbene, mi sono innervosito.
Nonostante sia possibile, si è costretti a questo punto di compiere una modifica software del dispositivo, dunque implicherebbe venir meno alla garanzia che Apple offre perché si violerebbe un loro codice comportamentale; ciò significa in altre parole, che sgarrando col jailbreak, apple non si assumerà alcuna responsabilità in caso di malfunzionamento del dispositivo. Ricordiamo che non tutti sono molto pratici in queste cose.
Più di una volta è successo che nel disperato tentativo di installare una semplicissima app di instant messanger, mi dicesse che iOs è troppo obsoleto, e più di una volta ho lasciato perdere. Mi son detto: - ci sarà di sicuro una repository dove mi sarà possibile scaricare le vecchie, perché non credo sia giusto tagliar fuori un dispositivo che a volte può ritrovarsi utile - . Ebbene, NO!
Non esiste nessuna vecchia repository, ma un bellissimo Apple Store strapieno di app pronte a dirti che non è possibile installarle!
Andando a fondo nella questione ho trovato un blog dove spiega come installare le nuove app su vecchi iOs, ma la malsana ricerca si è dovuta interrompere leggendo le righe "Se non avete mac dovrete usare una procedura forzata col Jailbreak". Ebbene, mi sono innervosito.
Nonostante sia possibile, si è costretti a questo punto di compiere una modifica software del dispositivo, dunque implicherebbe venir meno alla garanzia che Apple offre perché si violerebbe un loro codice comportamentale; ciò significa in altre parole, che sgarrando col jailbreak, apple non si assumerà alcuna responsabilità in caso di malfunzionamento del dispositivo. Ricordiamo che non tutti sono molto pratici in queste cose.
| Grazie!!! |
| E grazie anche a te! |
Ma il punto fondamentalmente è questo: com'è possibile che un aggeggio costato intorno ai 200 € dopo soli due anni non abbia più modo di essere utilizzato per le applicazioni, ma limitato solo come riproduttore multimediale? Applicazioni come Facebook, Google+ e potrei dirne una valanga, non possono essere più installate! Allora perché non utilizzare una vecchia repository dove poter trovare le ultime versioni funzionanti? È un'idea così complicata da concepire? Ebbene, sì!
Take Action: realtà o allarmismo?
Oggi è saltata fuori una nuova iniziativa partita da Google chiamata Take Action, che denuncia una vecchia dietrologia dell'ITU ( un organizzazione internazionale che fa capo alle Nazioni Unite ) che presto potrebbe indire una riunione cruciale. In poche parole l'ITU, che è un'organo che si occupa della rete delle telecomunicazioni, ha intenzione di moderare la libertà di espressione sul web ( pensate un pò, giusto qualche tempo fa una manica di politici italiani voleva far passare questa legge ed è stata considerata ridicola, ora ce la ritroviamo a livello mondiale! ) a tutela dei singoli governi che non vogliono fuoriuscite di informazioni al di fuori dei propri paesi.
Questa fatidica "riunione" che avverrà con l'ITU avrà come partecipanti tutti gli altri enti governativi, avverrà in data ignota e ovviamente, sarà a porte chiuse.
Inutile dire che questo comporterebbe un forte danno economico a big G, quindi tutta l'etica che sta alla base di questa iniziativa non è proprio così spontanea, a mio avviso, ha una motivazione ben più che futile.
Questo è il form per la petizione qualora ne foste interessati.
Tra Nostradamus, millennium bug e la predizione dei maya, adesso si affaccia anche questa catastrofica notizia.
Mah.
![]() |
| L'iniziativa "TakeAction" come si manifesta al pubblico con l'hashtag #freeandopen |
Inutile dire che questo comporterebbe un forte danno economico a big G, quindi tutta l'etica che sta alla base di questa iniziativa non è proprio così spontanea, a mio avviso, ha una motivazione ben più che futile.
Questo è il form per la petizione qualora ne foste interessati.
Tra Nostradamus, millennium bug e la predizione dei maya, adesso si affaccia anche questa catastrofica notizia.
Mah.
SDUM: manovra evasiva?
Giusto qualche giorno fa parlavamo di onion e dei bitcoin, oggi però volevo concentrarmi su qualcosa di più vicino che piano piano sembra stia per prendere piede: SDUM.
Sdum sarebbe oltre che un marketplace, gestito comodamente anche da smarphone, una moneta virtuale che dà la possibilità di fare acquisti presso tutti i negozi che aderiscono a questa iniziativa ( pensate, 200 negozi registrati nel giro di poco più di 2 settimane e più di 1000 iscrizioni da parte degli utenti ).
Un'iniziativa interessante, molto interessante, specie se in un'intervista l'affermazione è:
"E' un modo per ridare fiducia ai consumi - commenta l'assessore alle Attività produttive Marco Di Marco - nel segno dell'innovazione e della discontinuità - Fonte: La repubblica".Andando per gradi, ritorniamo all'esempio dei bitcoin, descrivendo la loro caratteristica principale:
"I trasferimenti sono definiti come un cambio di proprietà della moneta, e vengono effettuati senza la necessità di un ente esterno che debba fare da supervisore tra le parti [...] - Fonte: Wikipedia"
Dunque l'agenzia dell'entrate a questo punto non avrebbe giurisdizione, sarebbe come cercare di comprare del pane con delle monete del monopoli, una moneta che di fatto, non è riconosciuta.
Sdum, potrebbe avere lo stesso funzionamento dei bitcoin: avrebbe una pseudo banca centrale che ne decreterebbe un valore monetario reale che, ovviamente, essendo locata in Italia cercherà di attenersi sull'euro e i venditori potrebbero essere tassati molto meno in quanto venderebbero un prodotto a prezzi stracciati perchè, una parte del costo sarebbe valutato in sdum ( un pò come quando fanno lo scontrino di 1 € e in realtà paghi 3 €, è un sistema per evadere le tasse; però in questo caso il valore con il quale il prodotto sarebbe venduto coinciderebbe con quello riportato sullo scontrino e dunque sarebbe legale! ).
| Il portale di SDUM |
Quest'ingegnosa strategia potrebbe presto prendere piede ben oltre Palermo, vogliamo scommettere dove arriverà?
Energie alternative poco pulite
Non è raro che, da pochi anni a questa parte, a bussare alla porta ci sia un venditore porta a porta che propone servizi a favore di agenzie private per le energie alternative. Come da copione, avrete sentito tantissime volte, il servizio offerto è essenzialmente ecologico ma soprattutto economico.
Fin qui la prospettiva di servizio potrebbe essere allettante, e lasciare la cara ( in senso proprio letterale ) Enel può suscitare qualche perplessità perché come si sa, il vecchio lo conosciamo, ma il nuovo? Beh, in alcuni casi finisce molto male: tasche svuotate e servizio scadente o inesistente.
Giusto qualche mese fa, ha bussato alla porta un agente che proponeva di stipulare un contratto ventennale con una azienda mai sentita prima d'ora! La risposta che ha dato, viene da sè.
A questo punto esplorando qua e la per la rete, ho avuto alcune certezze: sono truffe belle e buone.
Esistono ben 88 aziende di energia alternativa registrate, eppure quella che menzionava l'agente non era presente in quell'elenco.
La dura realtà dei fatti è che esistono aziende truffaldine che agiscono in svariati modi, agendo molto nell'anonimato e confidando sull'aiuto di carte false.
![]() |
| Il candore con il quale è posta la richiesta è disarmante, le risposte sono peggio |
Dalle ricerche effettuate risulta che questi criminali utilizzano carte di credito false, rubate, su cui farsi versare denaro per poi trasferirli in contanti e farne perdere le tracce. Ovviamente sta a loro iscenare tutto il quadro dell'offerta per risultare quantomeno credibili. Si fa molto riferimento al "carding" , termine con il quale si lascia intendere la clonazione illecita di una carta di credito.
Per quanto concerne invece le agenzie fraudolente che tuttavia offrono un servizio pertanto scadente, si avvalgono dell'utilizzo di carburanti acquistati illegalmente e di dubbia provenienza per produrre energia di provenienza altrettanto dubbia; il tutto avviene ovviamente senza che il malfattore sborsi nemmeno un soldo per le accise, incassando una sostanziosa somma di denaro dall'ignaro consumatore.
Quest'ultimo accorgendosi degli svariati disservizi probabilmente si rivolgerà a qualche altra azienda e nel momento in cui denuncerà la precedente alle autorità sarà già troppo tardi.
Nessuno regala niente, bisogna metterselo in testa.
Il risparmio è sempre relativo.
Darknet: quando internet mette paura
Internet è una rete di inesauribili risorse, dove tutto può essere semplicemente cercato dal tasto cerca di google o da un link trovato casualmente su yahoo answer. Ebbene non è così.
A chi di voi andrebbe in mente di assoldare un serial killer, acquistare armi o droga da internet? Beh, se non ci avete mai pensato allora non avete ben chiaro cosa è internet. Esiste una rete gestita da circa l'80% in più rispetto al nostro comune WWW che si occupa non solo di semplici informazioni reperibili sul nostro caro motore di ricerca, ma anche di cose che vanno aldilà del comune buonsenso: assume vari nomi, ma quelli che più gli si addicono sono darkweb, o deepnet. È una rete piuttosto lenta, satura di cose di cui normalmente non vi viene in mente di cercare, dove funghetti allucinogeni e armi sono come acquistare spade di plastica e caramelle da ebay, acquisti chiaramente "illeciti" di cui ne corrispondono anonimi individui in un campo abbastanza ampio. Il sistema è regolamentato dai cosiddetti "bitcoin", moneta virtuale che corrisponde a circa 10€, e qualsiasi cosa in vendita presente sulla pseudorete ".onion " può essere acquistata tramite questa.
| Uno dei portali della darknet |
Non mancano link di materiale pornografico ( ahimè, di qualsiasi tipo ), dietrologie Anonymous, manuali su come fabbricare bombe, informazioni riservate e esoterismi di vario genere, cadaveri, risultati di test scientifici basati su cavie umane... Insomma, non manca niente.
Per chi avesse la malsana ( certo, dipende dalle intenzioni ) idea di andare a fare una capatina sulla " Hidden Wiki ", che rappresenta un portale da cui accedere alle varie argomentazioni, è bene premunirsi di un browser particolare: Tor; il quale crea un'identità anonima all'interno della rete, sarebbe una buona idea farlo; anche perchè non tutti i contenuti sono raggiungibili presso un normale browser.
Ricordate che anche un solo file preso da uno di quei siti "particolari", potrebbe essere una prova incriminante per spedirvi dritti dritti in galera.
Un conto sarebbe di far buon uso dell'informazione, apprendendo ciò che ha da dire una gola profonda e che magari un telegiornale non dice; un'altro sarebbe acquistare\guardare servizi\file di dubbio scrupolo morale.
L'infinito google, indicizza soltanto una misera parte di ciò che è il vero internet.
Risparmiare sulle vecchie unità di memoria
In questi giorni mi sono cimentato nel recupero dati ad un'unità di memoria SATA, e mio malgrado facendo svariati tentativi sono incappato nella problematica dei costi di vari adattatori. Riflettendo però, guardando ciò di cui disponevo mi sono intestardito sull'idea di utilizzare componenti di vecchi pc. Io dispongo di un laptop, predisposto con un'entrata eSATA e quindi mi son posto il quesito: - E se usassi alimentatore del pc per alimentare l'hard disk e un semplice cavo adattatore? Non dovrebbe costar molto! - per l'esattezza, circa 3€. E siccome volevo condividere questo rudimentale esperimento, ho deciso di farne una guida passo passo.
1. Munirsi di alimentatore: basta l'alimentatore di un semplice pc desktop, magari preso da qualche vecchio pc.
1. Munirsi di alimentatore: basta l'alimentatore di un semplice pc desktop, magari preso da qualche vecchio pc.
2. Cortocircuitare pin: l'alimentatore è progettato per rispondere all'input mandato dalla scheda madre, dunque non è solo necessario attaccare tutte le prese elettriche affinché funzioni, ma basta ponticellare i due pin come segue nella figura. Si tratta di un filo verde e uno nero, basta attaccare i due fili accanto ed il gioco è fatto.
| Nota bene: guarda i pin da collegare! |
3. Procurarsi un cavo compatibile col pc: le unità di memoria sono collegate ad un alimentatore e alla scheda madre affinchè la macchina riesca a riconoscerle. I vecchi dispositivi erano collegati da jumper a fascia; quelli SATA però hanno la caratteristica di essere più snelli ( sovente sono contrassegnati in arancione ). Nel mio caso ho dovuto acquistare un cavo SATA - eSATA affinchè combaciasse con l'entrata del mio laptop.
Per quanto riguarda l'alimentazione usate lo stesso cavo che in precedenza utilizzavate nel vostro fisso.
![]() |
| Cavo eSATA - SATA - su eBay lo trovate a 3,98 € |
4. Adesso fare i giusti collegamenti: sono facili e intuitivi, specie per chi ha un'entrata eSATA.
| Perdonate la confusione! |
5. Accendete\attaccate la spina al vostro alimentatore: a questo punto sentirete tutto funzionare, l'hard disk girerà e ve lo ritroverete sulle risorse del computer ( per accertarvi basta andare a dare un'occhiata su gestione del computer per vedere se in effetti l'unità è presente ). Qualora non fosse presente, niente paura. Andate su gestione disco e vedrete la vostra unità contrassegnata con un triangolo giallo: basterà cliccargli sopra col destro e importare l'unità.
Che dire... a questo punto non resta che la soddisfazione di poter recuperare tutto!
Windows 8: Sulle tracce dell'innovazione
Da non molto tempo sui negozi si possono vedere i primi computer con già installato il nuovo sistema operativo Windows 8.
Subito incassi da record in casa Microsoft con le sue 4 milioni di vendite, lasciando presagire un grande livello di innovazione in questa nuova, rivoluzionaria interfaccia.
La cosa che suscita più interesse è l'introduzione di Windows Store, che sembrerebbe essere l'equivalente della sua nemesi Apple Store, con tante app di vario genere e utilizzo. Qualche malizioso potrebbe pensare: e dunque alla fine anche Windows vorrà chiudersi come Apple, limitando tutti i suoi software nello store per poter avere un margine di osservazione ancora più serrata nei confronti dell'utente consumatore. Non a caso qualche rumor di fondo vociferava che la distribuzione di Half Life 3, erede di uno dei più grandi best seller nel mondo dei videogames per pc, sarà svelata in anteprima su sistemi Linux! Sarà stata una battuta messa lì a casaccio, o rappresenta un indizio sul nuovo scenario a tre che potrebbe a breve comparire sul mercato?
Considerazioni personali: Clicca per espandere
![]() |
| Nuova interfaccia Metro di Windows 8, raggiungibile da |
Le sensazioni a primo impatto sono molteplici, ma l'utente medio in genere, ha queste reazioni:
Sconforto al momento di ricercare la barra di ricerca "Start" che invano ho cercato di capire dove fosse mai finita.Fondamentalmente a parte l'interfaccia metro che sembrerebbe rievocare uno schermo touch da cellulare, questo sistema operativo è molto basato sul precedente, dunque non si distacca molto in termini di prestazioni rispetto al suo predecessore; infatti, quel che spesso si legge sui forum ( pro e contro di Windows 8 ) si tratta di un vero e proprio effetto placebo derivante dall'abolizione parziale di aero ( e dunque meno effetti grafici a favore delle prestazioni ), e l'utilizzo di una interfaccia abbondantemente spartana in 2d che non appesantisce troppo il sistema.
Rabbia quando ho appreso che quella maledetta interfaccia era il nuovo start.
Rassegnazione dettata dal fatto che esistono svariati modi di bypassare la cosa.
La cosa che suscita più interesse è l'introduzione di Windows Store, che sembrerebbe essere l'equivalente della sua nemesi Apple Store, con tante app di vario genere e utilizzo. Qualche malizioso potrebbe pensare: e dunque alla fine anche Windows vorrà chiudersi come Apple, limitando tutti i suoi software nello store per poter avere un margine di osservazione ancora più serrata nei confronti dell'utente consumatore. Non a caso qualche rumor di fondo vociferava che la distribuzione di Half Life 3, erede di uno dei più grandi best seller nel mondo dei videogames per pc, sarà svelata in anteprima su sistemi Linux! Sarà stata una battuta messa lì a casaccio, o rappresenta un indizio sul nuovo scenario a tre che potrebbe a breve comparire sul mercato?
Considerazioni personali: Clicca per espandere
| Questa nuova interfaccia a mio modesto parere, su un laptop o su un desktop è priva di significato. Ci può stare per un netbook, per un tablet, ma non per un computer desktop. Esistono già modi per far riapparire la mitica barra "Start" al posto dell'interfaccia Metro, basta fare una googlata per trovare subito innumerevoli risultati! |
MMORPG : le videodroghe di internet
Da molto tempo internet è divenuto alla portata di tutti e il cyberspazio si sa, è praticamente infinito, ricco di una quantità inesauribile di passatempi curati chi più e chi meno, in maniera abbastanza minuziosa.
La realtà che però sembra assorbire i giovani e meno giovani, sembra essere MMORPG (Massive(ly) Multiplayer Online Role-Playing Game, ovvero gioco di ruolo online multigiocatore di massa).
Tanto per cominciare, i mmorpg in genere sono fatti per far spaziare il giocatore in un mondo totalmente di fantasia, incentrandolo dapprima in una serie di questue apparentemente semplici con lo scopo di abituarlo a svolgere i combattimenti che avvengono col susseguirsi dei livelli finchè, raggiunto il massimo livello, la strada che segue si biforca nel " PvP " e " PvE ". In genere giochi come "World of Warcraft" funzionano così.
Raggiunti i massimi livelli, i giocatori si suddividono in diverse tipologie e degenerano via via con le ore di gioco:
Inizialmente tutti fanno tutto, PvP e PvE, cercando di godersi il gioco a 360 gradi.
Ci sono i PvEplayers: quella cerchia di giocatori che resosi conto che il PvP è ben più impegnativo ( perchè la difficoltà varia proprio dall'abilità dell'altro giocatore ) si impegna sino allo stremo ( impiegando 10 - 14 ore giornaliere ) per fare di tutto per fare qualsiasi " dungeon " scemando nell'inutile, ossia fare in solitaria vecchie dungeon per ottenere titoli antecedenti all'espansione attuale, portando il videogiocatore a trascurare parecchie cose importanti nella vita reale per mesi e mesi;
Ci sono i PvPpari: sono forse i più spinosi: spesso sono quelli che si incattiviscono maggiormente, in quanto il contatto avviene sempre contro altri giocatori incaponiti per ottenere la stessa e unica cosa: la vittoria. Le ore spese sono più o meno le medesime della tipologia di giocatore espressa prima. A differenza della tipologia precedente il giocatore tende ad essere più impulsivo, e le scurrilità raramente mancano, c'è proprio qualcosa che si rompe al livello psicologico e che trasforma tutto in rabbia e aggressività anche al di fuori del gioco.
Ci sono a sua volta due sotto - categorie: i Pro e i Noob. Nel primo caso sono ragazzi pieni di sè che affrontano la cosa, a mio modesto parere, un pò troppo seriamente! Insultano con molta facilità ed ogni errore dell'avversario è reputato come un " non saper giocare " rendendolo oggetto di scherno ed inevitabile flame; nel secondo caso sono quelli che giocano per svago, e non ci mettono troppo a capire che si tratta solo di un gioco e che quando è fin troppo impegnativo è meglio lasciar perdere: si va fuori a farsi una birra con gli amici.
Ci sono i Predatori; sono quelli che purtroppo non hanno una vita sociale ampia, e credendo sia la strada più facile, attaccano bottone con la ragazza\o di sesso opposto per provarci spudoratamente. Spesso queste situazioni sfociano in brutte situazioni di "stalking virtuale", perchè nei casi più estremi, i due si sono già scambiati contatti esterni al gioco ed è inevitabile ricevere brutte sorprese. In moltissimi casi ( in cui ho, ahimè, assistito in prima persona ) ho riscontrato molta sociopatia da parte di queste persone, problemi a casa, o al lavoro\scuola, o insicurezza sul proprio aspetto e tendono a non avere contatti fisici al di fuori di internet.
Ci sono i Nolifer: ossia quella cerchia di giocatori che sta lì, ore ed ore, senza concludere nulla, alimentando solo flame sui canali di chat globale, si fanno credere mostri sociali in chat, quando in realtà sono persone che non si discostano molto da una figura totalmente opposta, triste e sola.
![]() |
| Fusione tra vita reale e virtuale: è forse ora di smettere? |
Questi giochi portano via molto... troppo tempo, e alla fine si finisce bloccati sui propri passi per settimane, mesi... anni! Sarebbe bene utilizzare un orologio e smettere di giocare superata l'ora prestabilita. È comprensibile quanto sia difficile ( specie se si tratta di una novità ) ma si rimane intrappolati, e non c'è una semplice via d'uscita se diventa una dipendenza. Non credete neppure che vi stuferà.Perchè un'altra patch vi farà ricadere nell'errore.
Toyphone o cellulari?
Ogni giorno noto che il mio profilo G+ argomenta più volte la stessa cosa in modo diverso. L'argomento in questione sono gli smartphone! Infinite cerchie di persone ( fan-boy ) che si "scannano" per decidere se iOs regge il confronto con Android, l'iPhone è più resistente del Galaxy se scaraventato contro un muro; oppure, trascendendo nel ridicolo, se Siri è meglio di Google Now, divenuti due BOT in grado di reggere una "conversazione" con l'utente. Benissimo.
![]() |
| Efficacia o efficienza? Chi acquista uno smartphone evidentemente non si pone il quesito. |
Ho scelto di utilizzare quest'emblematico gruppetto di telefoni. Quello al centro, l'intramontabile Nokia 3330, a sinistra e a destra due smartphone della nostra generazione.
Partiamo dagli smartphone. Ammettiamo pure che sono dei gioiellini tecnologici, e che possiedono accattivanti applicazioni video-ludiche e non, che permettono anche di far trascorrere del tempo senza annoiarsi; specie se si devono attendere code infinite dal dentista, alle poste etc. Quale è il reale utilizzo dopo un mese che lo si possiede? Indubbiamente, l'euforia a quel punto si è esaurita. L'utente medio riconosce che se utilizzasse il suo telefono per giocare, navigare su internet e chattare, la batteria non gli durerebbe oltre le 8 ore al massimo, di conseguenza se quest'ultimo ha una giornata impegnata a pieno in luoghi dove non può permettersi di lasciarlo sotto carica. A questo punto, l'uso da "smanettone" si limiterebbe solo entro le mura domestiche. Ma non hanno inventato i computer? Parliamo di costi non certo esili, un buon PC ha lo stesso prezzo di quanto costa adesso un Galaxy SIII ( e le svolge sicuramente molto meglio ), il top degli smartphone! Senza contare quanto sia delicato un device del genere...
Potrei sembrare nostalgico ma i vecchi telefoni restano tuttavia i migliori sotto l'aspetto dell'efficienza. La batteria e la resistenza alle cadute sono grandi pregi che fanno di un cellulare uno strumento essenziale per la comunicazione, specie quando si va via da casa per diverso tempo. Infine concludo: perchè tutto questo sensazionalismo per questi smartphone, quando in realtà dimostrano solo macroscopici difetti?





