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Tirando le somme: 2012
Finalmente è finito.
Questo 2012 è stato all'insegna della tecnologia, dove lo status simbol era lo smartphone e la condivisione di qualsiasi cosa inutile era all'ordine del giorno.
Facebook: forse la più grande strategia di marketing messa in atto da Zuckemberg e dalla sua vastissima equipe di sviluppatori ( che ancora non hanno imparato a sviluppare un'applicazione ottimizzata per device portatili ) è arrivata all'apice giungendo sino in borsa.
Eh sì, strategia di mercato eccome.
Lo spunto è venuto guardando una puntata de "i simpson" dove alcuni bambini della scuola elementare vengono usati per creare un nuovo giocattolo in grado di soddisfare tutti: il piano prevede di scrutare i bambini attraverso un vetro e trarne fuori cosa di meglio si aspettassero dal loro giocattolo ideale.
Ora cerchiamo di pensare in grande: noi siamo quei bambini, e aldilà di quel vetro ci sono i cattivissimi e ricchissimi major delle più rinomate industrie del tecnologico.
Non è un caso che abbia additato "facebook" con "tecnologico", perchè chi sta su facebook ha un minimo di passione per la tecnologia in generale ( almeno, quelli che ci passano la maggior parte del tempo ) e direi che gadget in questo ultimo periodo ne sono stati sfornati parecchi!
Non è nemmeno un caso che la nostra "fame tecnologica" sia aumentata in maniera esponenziale, nonostante ci lagnamo di non poter arrivare a fine mese. L'Italia segue i trend USA, nonostante non godiamo dello stesso consumismo sfrenato e cerchiamo sempre di ottenere tutte le belle cose che la loro tecnologia d'avanguardia vuole offrire.
Ma i nodi vengono al pettine quando ci si sveglia all'improvviso, e ci si rende conto che disponiamo di una connettività schifosa, di tariffe telefoniche sanguisuga e della perdita di tempo derivata dai due punti citati.
Ci vogliono spennare da americani, ma noi non abbiamo le loro stesse risorse economiche.
Beh, spero che questo sia solo una moda di passaggio e che tutto si minimizzi a livelli accettabili.
E vi lascio con una bella citazione che sembra riassumere questo particolare momento della nostra epoca:
Questo 2012 è stato all'insegna della tecnologia, dove lo status simbol era lo smartphone e la condivisione di qualsiasi cosa inutile era all'ordine del giorno.
Facebook: forse la più grande strategia di marketing messa in atto da Zuckemberg e dalla sua vastissima equipe di sviluppatori ( che ancora non hanno imparato a sviluppare un'applicazione ottimizzata per device portatili ) è arrivata all'apice giungendo sino in borsa.
Eh sì, strategia di mercato eccome.
Lo spunto è venuto guardando una puntata de "i simpson" dove alcuni bambini della scuola elementare vengono usati per creare un nuovo giocattolo in grado di soddisfare tutti: il piano prevede di scrutare i bambini attraverso un vetro e trarne fuori cosa di meglio si aspettassero dal loro giocattolo ideale.
Ora cerchiamo di pensare in grande: noi siamo quei bambini, e aldilà di quel vetro ci sono i cattivissimi e ricchissimi major delle più rinomate industrie del tecnologico.
Non è un caso che abbia additato "facebook" con "tecnologico", perchè chi sta su facebook ha un minimo di passione per la tecnologia in generale ( almeno, quelli che ci passano la maggior parte del tempo ) e direi che gadget in questo ultimo periodo ne sono stati sfornati parecchi!
Non è nemmeno un caso che la nostra "fame tecnologica" sia aumentata in maniera esponenziale, nonostante ci lagnamo di non poter arrivare a fine mese. L'Italia segue i trend USA, nonostante non godiamo dello stesso consumismo sfrenato e cerchiamo sempre di ottenere tutte le belle cose che la loro tecnologia d'avanguardia vuole offrire.
| La nostra epoca Click per ingrandire |
Ci vogliono spennare da americani, ma noi non abbiamo le loro stesse risorse economiche.
Beh, spero che questo sia solo una moda di passaggio e che tutto si minimizzi a livelli accettabili.
E vi lascio con una bella citazione che sembra riassumere questo particolare momento della nostra epoca:
" Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti "A. Einstein
Next Gen: come siamo cambiati
Basta accendere un computer per dirsi quanto siamo cambiati, quanto è cambiato l'approccio uomo - computer, quanto sia cambiato internet negli ultimi anni.
Correva l'anno 2004 quando tornando da scuola mia madre mi disse che aveva firmato un contratto flat con la telecom, e a metà frase avevo messo il mio primissimo gioco piratato da emule in download. Ricordo ancora le lunghe chiaccherate su Windows Live Messenger con persone del tutto sconosciute che di spontanea volontà mi raccontavano tutto pur di scrivere, scrivere senza fermarsi mai! E come dimenticare i Windows Live Spaces, dove tutti quanti mettevano sulla piazza giganteschi racconti sulla loro giornata, riempiti solo da video di youtube per farli sembrare dei romanzi degni dell'attenzione di tutti gli amici.
Correva l'anno 2008 quando tutto cominciò a incrinarsi, e nessuno cominciò a scrivere più sui blog e tutte le attenzioni erano rivolte al neonato Facebook.
Si concluse un'era: l'era della scrittura personale.
Ma si sà che la fine di un'era ne segna la nascita di un'altra: l'era degli status compulsivi.
È davvero tutto cambiato, ma in peggio. Nell'era dove la comunicazione non è che a portata di click o sms, si riscontra che comunicare è diventato più difficile perchè le distrazioni sono tante, futili e irreali. La cosa che più sembra interessare ai nostri giorni è lo status, perchè è status simbol (scusate il gioco di parole ), perchè è trendy e perchè ci si sente più accettati.
Il delirio degli status però non è mai positivo: si perdono posti di lavoro, relazioni importanti, rende vulnerabile una persona e collateralmente, fa sentire ancora più solo chi è solo per davvero.
Il cambiamento su video non è l'unico riscontrabile, basta vedere un sabato tipo con gli amici. La new gen di telefonia sembra riscuotere più attenzione rispetto ad una simpatica conversazione o a qualche attività alternativa tra amici, gli scatti delle nuove fotocamere con alte risoluzioni incorporate ai nuovi smartphone sono diventate un must per chi, dopo una serata in discoteca o in un locale, deve immortalare assolutamente questo importantissimo momento della giornata con instagram.
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| L'era moderna ci sta involvendo? |
*Una parola è stata revisionata da Alex GNE, ci teneva a farlo sapere.
App troppo nuove per dispositivi non troppo vecchi
Da circa due anni a questa parte, sono in possesso di un gioiellino tecnologico che tanto mi è caro: il mio iPod Touch. No, non sono un fanboy di questi dispositivi né tanto meno sono intenzionato ad acquistarne di altri per il momento. Ma ora arriviamo al dunque: due anni non sono una data così lontana, e nemmeno il processo tecnologico può pensare di lasciare indietro un hardware che tuttavia è recente: ebbene, Apple lo fa eccome!
Più di una volta è successo che nel disperato tentativo di installare una semplicissima app di instant messanger, mi dicesse che iOs è troppo obsoleto, e più di una volta ho lasciato perdere. Mi son detto: - ci sarà di sicuro una repository dove mi sarà possibile scaricare le vecchie, perché non credo sia giusto tagliar fuori un dispositivo che a volte può ritrovarsi utile - . Ebbene, NO!
Non esiste nessuna vecchia repository, ma un bellissimo Apple Store strapieno di app pronte a dirti che non è possibile installarle!
Andando a fondo nella questione ho trovato un blog dove spiega come installare le nuove app su vecchi iOs, ma la malsana ricerca si è dovuta interrompere leggendo le righe "Se non avete mac dovrete usare una procedura forzata col Jailbreak". Ebbene, mi sono innervosito.
Nonostante sia possibile, si è costretti a questo punto di compiere una modifica software del dispositivo, dunque implicherebbe venir meno alla garanzia che Apple offre perché si violerebbe un loro codice comportamentale; ciò significa in altre parole, che sgarrando col jailbreak, apple non si assumerà alcuna responsabilità in caso di malfunzionamento del dispositivo. Ricordiamo che non tutti sono molto pratici in queste cose.
Più di una volta è successo che nel disperato tentativo di installare una semplicissima app di instant messanger, mi dicesse che iOs è troppo obsoleto, e più di una volta ho lasciato perdere. Mi son detto: - ci sarà di sicuro una repository dove mi sarà possibile scaricare le vecchie, perché non credo sia giusto tagliar fuori un dispositivo che a volte può ritrovarsi utile - . Ebbene, NO!
Non esiste nessuna vecchia repository, ma un bellissimo Apple Store strapieno di app pronte a dirti che non è possibile installarle!
Andando a fondo nella questione ho trovato un blog dove spiega come installare le nuove app su vecchi iOs, ma la malsana ricerca si è dovuta interrompere leggendo le righe "Se non avete mac dovrete usare una procedura forzata col Jailbreak". Ebbene, mi sono innervosito.
Nonostante sia possibile, si è costretti a questo punto di compiere una modifica software del dispositivo, dunque implicherebbe venir meno alla garanzia che Apple offre perché si violerebbe un loro codice comportamentale; ciò significa in altre parole, che sgarrando col jailbreak, apple non si assumerà alcuna responsabilità in caso di malfunzionamento del dispositivo. Ricordiamo che non tutti sono molto pratici in queste cose.
| Grazie!!! |
| E grazie anche a te! |
Ma il punto fondamentalmente è questo: com'è possibile che un aggeggio costato intorno ai 200 € dopo soli due anni non abbia più modo di essere utilizzato per le applicazioni, ma limitato solo come riproduttore multimediale? Applicazioni come Facebook, Google+ e potrei dirne una valanga, non possono essere più installate! Allora perché non utilizzare una vecchia repository dove poter trovare le ultime versioni funzionanti? È un'idea così complicata da concepire? Ebbene, sì!
