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Google Plus: un social troppo sottovalutato

Google è il motore di ricerca che tutti usiamo perchè è leggero, sicuro e si è costruito il suo buon nome da decenni. Ma adesso non è solo questo.

Google è chrome, android, maps, talk solo per citarne alcuni.
Ma Google da un anno e mezzo a questa parte è social, un social davvero polifunzionale sempre più completo, per rapidissime condivisioni e apprezzabile proprio per la sua integrazione ai suoi servizi più usati.

E allora, perchè non lo usa nessun utente medio?! Non esiste peggior bugia

I numeri parlano chiaro, G+ è il social network che ha avuto una crescita repentina in poco più di un anno, considerando che per i primi mesi l'iscrizione era solo ad invito, ma gli utenti ( specie quelli italiani ) rimangono scettici e nonostante i forti numeri non è sicuramente ai livelli del diretto rivale Facebook. Sì perchè l'aspettativa è che possa dar fastidio al colosso Facebook, ma le abitudini sono dure da cambiare, e chi ha messo su casa dal lontano 2007 ( lasso di tempo in cui gli utenti italiani hanno deciso deliberatamente di spiattellare foto e dati personali ) su Facebook, di sicuro non andrà ad usare in pianta stabile la piattaforma Google.

Cercherò di essere sintetico, proverò a convincervi della potenza G+ mostrandovi i suoi pro a differenza della F più famosa di sempre.

Click per ingrandire - Il profilo di google+
Quest'interfaccia che vi invito ad osservare è quella di Google Plus, molto semplice, leggera e intuitiva da personalizzare. Noterete a lato le varie operazioni per utilizzare tutte le sue funzionalità, anche quelle sono molto intuitive.

A differenza di Facebook noterete la pulizia del vostro profilo: niente banner, niente proposte di apprezzamento.
Aldilà della grafica ( un problema vitale per alcuni homo videns ) G+ abbraccia anche le community che da sempre sono luogo di discussione: i forum. Per fare un confronto, Facebook ha i gruppi, ma come noterete sono dei "wall" dove chiunque iscritto può scrivere, ma tutto su un unico foglio, ad esempio:

Creo un gruppo sulla piattaforma Wordpress ( che serve a creare blog ):
Tizio scrive sul wall che ha problemi sul suo sito;
Tizio scrive sul wall che non sa che stile di sito scegliere;
Tizio scrive sull wall chi è, da dove viene e chi lo ha invitato.

Di sicuro, non c'è ordine in tutto questo.
Perciò google ha pensato bene di sfruttare il sistema dei forum piuttosto di un wall dove tutti scrivono tutto, proprio così come nella figura in basso.

Click per ingrandire - A lato a sx sotto il logo, vedrete le varie sezioni
 del gruppo,  proprio come se fosse un forum in piena regola
Oltre a questi bei e non sottovalutabili pro, google offre Talk da una vita ormai, e l'integrazione a Youtube ha portato grossi benefici. Infatti è ora possibile fare le videoconferenze fino a 5 persone, cosa che invece Facebook non offre. La piattaforma blu infatti è più "Microsoft oriented" tant'è vero che la videochiamata che Facebook offre, sfrutta proprio un plugin Skype e quest'ultimo include le videoconferenze per più di 2 persone nel pacchetto "premium", dunque a pagamento.

Passando all'ultimo pro ( ma non per ordine di importanza ), quello degli hashtag. Google stava a guardare mentre Facebook e Twitter crescevano esponenzialmente e ha pensato bene di prendere entrambi i suoi lati più interessanti, per questo sin da subito Google+ ha introdotto nella sua piattaforma gli hashtag, piccole parole chiave per una rapida condivisione tra i vari utenti della community accompagnati dal prefisso "#"( esempio: #hashtag ).
Inutile dirvi che è lo stesso sistema che usa Twitter ed è questo che lo ha reso così potente.

Un esempio di hashtag


Che dire, Google possiede tutto. Potrei spendere troppe parole per elencare tutti i vantaggi che offre e la lettura potrebbe rivelarsi noiosa, sta a voi uscire dagli schemi e provare in prima persona.

P.s. Sarà vero che il blu crea dipendenza?
04/02/13
Posted by Unknown

App troppo nuove per dispositivi non troppo vecchi

Da circa due anni a questa parte, sono in possesso di un gioiellino tecnologico che tanto mi è caro: il mio iPod Touch. No, non sono un fanboy di questi dispositivi né tanto meno sono intenzionato ad acquistarne di altri per il momento. Ma ora arriviamo al dunque: due anni non sono una data così lontana, e nemmeno il processo tecnologico può pensare di lasciare indietro un hardware che tuttavia è recente: ebbene, Apple lo fa eccome!

Più di una volta è successo che nel disperato tentativo di installare una semplicissima app di instant messanger, mi dicesse che iOs è troppo obsoleto, e più di una volta ho lasciato perdere. Mi son detto: - ci sarà di sicuro una repository dove mi sarà possibile scaricare le vecchie, perché non credo sia giusto tagliar fuori un dispositivo che a volte può ritrovarsi utile - . Ebbene, NO!

Non esiste nessuna vecchia repository, ma un bellissimo Apple Store strapieno di app pronte a dirti che non è possibile installarle!
Andando a fondo nella questione ho trovato un blog dove spiega come installare le nuove app su vecchi iOs, ma la malsana ricerca si è dovuta interrompere leggendo le righe "Se non avete mac dovrete usare una procedura forzata col Jailbreak". Ebbene, mi sono innervosito.
Nonostante sia possibile, si è costretti a questo punto di compiere una modifica software del dispositivo, dunque implicherebbe venir meno alla garanzia che Apple offre perché si violerebbe un loro codice comportamentale; ciò significa in altre parole, che sgarrando col jailbreak, apple non si assumerà alcuna responsabilità in caso di malfunzionamento del dispositivo. Ricordiamo che non tutti sono molto pratici in queste cose.

Grazie!!!
E grazie anche a te!

Ma il punto fondamentalmente è questo: com'è possibile che un aggeggio costato intorno ai 200 € dopo soli due anni non abbia più modo di essere utilizzato per le applicazioni, ma limitato solo come riproduttore multimediale? Applicazioni come Facebook, Google+ e potrei dirne una valanga, non possono essere più installate! Allora perché non utilizzare una vecchia repository dove poter trovare le ultime versioni funzionanti? È un'idea così complicata da concepire? Ebbene, sì!
07/12/12
Posted by Unknown

Take Action: realtà o allarmismo?

Oggi è saltata fuori una nuova iniziativa partita da Google chiamata Take Action, che denuncia una vecchia dietrologia dell'ITU ( un organizzazione internazionale che fa capo alle Nazioni Unite ) che presto potrebbe indire una riunione cruciale. In poche parole l'ITU, che è un'organo che si occupa della rete delle telecomunicazioni, ha intenzione di moderare la libertà di espressione sul web ( pensate un pò, giusto qualche tempo fa una manica di politici italiani voleva far passare questa legge ed è stata considerata ridicola, ora ce la ritroviamo a livello mondiale! ) a tutela dei singoli governi che non vogliono fuoriuscite di informazioni al di fuori dei propri paesi.


L'iniziativa "TakeAction" come si manifesta al pubblico con l'hashtag #freeandopen
Questa fatidica "riunione" che avverrà con l'ITU avrà come partecipanti tutti gli altri enti governativi, avverrà in data ignota e ovviamente, sarà a porte chiuse.

Inutile dire che questo comporterebbe un forte danno economico a big G, quindi tutta l'etica che sta alla base di questa iniziativa non è proprio così spontanea, a mio avviso, ha una motivazione ben più che futile.

 Questo è il form per la petizione qualora ne foste interessati.

Tra Nostradamus, millennium bug e la predizione dei maya, adesso si affaccia anche questa catastrofica notizia.

Mah.
04/12/12
Posted by Unknown

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