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App troppo nuove per dispositivi non troppo vecchi

Da circa due anni a questa parte, sono in possesso di un gioiellino tecnologico che tanto mi è caro: il mio iPod Touch. No, non sono un fanboy di questi dispositivi né tanto meno sono intenzionato ad acquistarne di altri per il momento. Ma ora arriviamo al dunque: due anni non sono una data così lontana, e nemmeno il processo tecnologico può pensare di lasciare indietro un hardware che tuttavia è recente: ebbene, Apple lo fa eccome!

Più di una volta è successo che nel disperato tentativo di installare una semplicissima app di instant messanger, mi dicesse che iOs è troppo obsoleto, e più di una volta ho lasciato perdere. Mi son detto: - ci sarà di sicuro una repository dove mi sarà possibile scaricare le vecchie, perché non credo sia giusto tagliar fuori un dispositivo che a volte può ritrovarsi utile - . Ebbene, NO!

Non esiste nessuna vecchia repository, ma un bellissimo Apple Store strapieno di app pronte a dirti che non è possibile installarle!
Andando a fondo nella questione ho trovato un blog dove spiega come installare le nuove app su vecchi iOs, ma la malsana ricerca si è dovuta interrompere leggendo le righe "Se non avete mac dovrete usare una procedura forzata col Jailbreak". Ebbene, mi sono innervosito.
Nonostante sia possibile, si è costretti a questo punto di compiere una modifica software del dispositivo, dunque implicherebbe venir meno alla garanzia che Apple offre perché si violerebbe un loro codice comportamentale; ciò significa in altre parole, che sgarrando col jailbreak, apple non si assumerà alcuna responsabilità in caso di malfunzionamento del dispositivo. Ricordiamo che non tutti sono molto pratici in queste cose.

Grazie!!!
E grazie anche a te!

Ma il punto fondamentalmente è questo: com'è possibile che un aggeggio costato intorno ai 200 € dopo soli due anni non abbia più modo di essere utilizzato per le applicazioni, ma limitato solo come riproduttore multimediale? Applicazioni come Facebook, Google+ e potrei dirne una valanga, non possono essere più installate! Allora perché non utilizzare una vecchia repository dove poter trovare le ultime versioni funzionanti? È un'idea così complicata da concepire? Ebbene, sì!
07/12/12
Posted by Unknown

Take Action: realtà o allarmismo?

Oggi è saltata fuori una nuova iniziativa partita da Google chiamata Take Action, che denuncia una vecchia dietrologia dell'ITU ( un organizzazione internazionale che fa capo alle Nazioni Unite ) che presto potrebbe indire una riunione cruciale. In poche parole l'ITU, che è un'organo che si occupa della rete delle telecomunicazioni, ha intenzione di moderare la libertà di espressione sul web ( pensate un pò, giusto qualche tempo fa una manica di politici italiani voleva far passare questa legge ed è stata considerata ridicola, ora ce la ritroviamo a livello mondiale! ) a tutela dei singoli governi che non vogliono fuoriuscite di informazioni al di fuori dei propri paesi.


L'iniziativa "TakeAction" come si manifesta al pubblico con l'hashtag #freeandopen
Questa fatidica "riunione" che avverrà con l'ITU avrà come partecipanti tutti gli altri enti governativi, avverrà in data ignota e ovviamente, sarà a porte chiuse.

Inutile dire che questo comporterebbe un forte danno economico a big G, quindi tutta l'etica che sta alla base di questa iniziativa non è proprio così spontanea, a mio avviso, ha una motivazione ben più che futile.

 Questo è il form per la petizione qualora ne foste interessati.

Tra Nostradamus, millennium bug e la predizione dei maya, adesso si affaccia anche questa catastrofica notizia.

Mah.
04/12/12
Posted by Unknown

SDUM: manovra evasiva?

Giusto qualche giorno fa parlavamo di onion e dei bitcoin, oggi però volevo concentrarmi su qualcosa di più vicino che piano piano sembra stia per prendere piede: SDUM.

Sdum sarebbe oltre che un marketplace, gestito comodamente anche da smarphone, una moneta virtuale che dà la possibilità di fare acquisti presso tutti i negozi che aderiscono a questa iniziativa ( pensate, 200 negozi registrati nel giro di poco più di 2 settimane e più di 1000 iscrizioni da parte degli utenti ).
Un'iniziativa interessante, molto interessante, specie se in un'intervista l'affermazione è:
 "E' un modo per ridare fiducia ai consumi - commenta l'assessore alle Attività produttive Marco Di Marco - nel segno dell'innovazione e della discontinuità - Fonte: La repubblica".
Andando per gradi, ritorniamo all'esempio dei bitcoin, descrivendo la loro caratteristica principale:
"I trasferimenti sono definiti come un cambio di proprietà della moneta, e vengono effettuati senza la necessità di un ente esterno che debba fare da supervisore tra le parti [...] - Fonte: Wikipedia"
Dunque l'agenzia dell'entrate a questo punto non avrebbe giurisdizione, sarebbe come cercare di comprare del pane con delle monete del monopoli, una moneta che di fatto, non è riconosciuta.
 Sdum, potrebbe avere lo stesso funzionamento dei bitcoin: avrebbe una pseudo banca centrale che ne decreterebbe un valore monetario reale che, ovviamente, essendo locata in Italia cercherà di attenersi sull'euro e i venditori potrebbero essere tassati molto meno in quanto venderebbero un prodotto a prezzi stracciati perchè, una parte del costo sarebbe valutato in sdum ( un pò come quando fanno lo scontrino di 1 € e in realtà paghi 3 €, è un sistema per evadere le tasse; però in questo caso il valore con il quale il prodotto sarebbe venduto coinciderebbe con quello riportato sullo scontrino e dunque sarebbe legale! ).

Il portale di SDUM

Quest'ingegnosa strategia potrebbe presto prendere piede ben oltre Palermo, vogliamo scommettere dove arriverà?

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